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Bollettino del 29 marzo, contagi stabili ma aumento di morti: verso il picco di vittime. Ospedali, è ancora assedio

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Bollettino stabile, in attesa del picco di vittime da coronavirus di questa terza ondata. I dati di oggi, relativi a domenica 28 marzo, sono assolutamente in linea con quelli di una settimana fa. Rispetto al bollettino di ieri, si segnala un fisiologico calo di nuovi casi (12.916 contro 19.611, effetto del minor numero di tamponi processati nel weekend) ma un picco di morti di 417 (ieri sono stati +297) che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 108.350. Gli attuali positivi oggi sono 565.993, -7.242 rispetto a ieri (+1.357 il giorno prima).

Calano anche i numeri di tamponi, 156.692 e 115.938 in meno rispetto a ieri (272.630), mentre sale il tasso di positività all'8,2% (rispetto al 7,2% di domenica, andamento ormai "classico" da inizio pandemia). Non è un caso che il tasso sia lo stesso di lunedì scorso. Il dato delle vittime, molto alto, testimonia come la lentezza nel processo di vaccinazione metta ancora a rischio le fasce più fragili, quelle che stanno finendo in ospedale in queste ultime settimane. Secondo il matematico Giovanni Sebastiani, come detto il picco di vittime è atteso in settimana. "Si prevede che il picco della curva dei decessi ridurrà il suo usuale ritardo da quello delle terapie intensive, se addirittura non lo anticiperà - spiega lo scienziato -. Questo grazie probabilmente agli effetti della campagna di vaccinazione delle categorie fragili".

Resta grave la situazione degli ospedali, che secondo l'Agenzia per i servizi sanitari regionali hanno degenze ordinarie e in rianimazione sempre sopra la soglia di allerta, a livello nazionale anche se sta rallentando l’aumento delle ospedalizzazioni nell’arco settimanale (22-28 marzo): in terapia intensiva +2% e 40% dei posti disponibili.

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