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AstraZeneca, Cinzia Pennino muore dopo il vaccino: "Nell'anamnesi il vaccino". E l'Aifa chiamata a fare chiarezza

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Non ce l’ha fatta. Cinzia Pennino, 46 anni e insegnante di scienze dell'istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, è deceduta dopo essere stata ricoverata in ospedale. Una decina di giorni fa la somministrazione di AstraZeneca. Dell'effettivo legame tra il decesso e il vaccino contro il coronavirus non c'è alcuna certezza. Saranno infatti gli accertamenti a fare chiarezza sull'accaduto. Al momento del ricovero, la professoressa amata da tutti era giunta al Policlinico di Palermo in condizione critiche. La diagnosi - scrive il Messaggero - era “una trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale”. Una situazione poi degenerata fino alla morte.

 

 

“L’intera Sicilia salesiana – scrivono i colleghi di Cinzia su Facebook - piangono la scomparsa di una persona speciale, una donna eccezionale con un cuore grande come la sabbia del mare. Una donna sapiente, generosa e allegra, impegnata a pieno titolo nella missione salesiana in Sicilia e in Africa dove grazie al Vis, di cui era membro attivo, ha visitato Madagascar e Senegal”. Il caso della donna, che non soffriva di alcuna patologia pregressa, è già stato segnalato dal Policlinico di Palermo alla magistratura e all'Aifa per quella che definiscono una morte sospetta. 

 

 

"Cinzia – continuano i docenti e il personale dell'istituto scolastico – ha incarnato pienamente quello che si dice di Don Bosco; è stata madre, maestra e amica di quanti ha incontrato nel suo cammino e nelle sue svariate attività. Madre di tanti bambini e ragazzi conosciuti nell’oratorio di Santa Chiara a Palermo, ma anche nelle varie missioni in Africa. Maestra giorno dopo giorno nel liceo del Don Bosco di Palermo Ranchibile, dove ha insegnato fino a pochi giorni fa guidando gli alunni non solo in una crescita culturale ma anche umana".

 

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