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Coronavirus, il professore frena il governo: "L'obbligo del vaccino è incostituzionale per due motivi"

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Da tempo è ormai in discussione l'adozione di una norma in Italia che renda obbligatoria la vaccinazione del personale sanitario. Secondo fonti ministeriali, Palazzo Chigi starebbe coinvolgendo il ministro della Giustizia Marta Cartabia, per verificare la possibilità giuridica di una norma di questo genere. Affaritaliani.it ha intervistato Ugo Mattei, professore di diritto internazionale e comparato all'Hastings College of the Law dell'Università della California a San Francisco e di diritto civile all'Università di Torino. Secondo Mattei: "l'obbligo non è costituzionale perché i vaccini sono ancora in fase sperimentale e non si conosce con ragionevole certezza scientifica l'impatto verso l'esterno".

 

 

"Le ripeto, se il governo rendesse obbligatorio il vaccino per il personale sanitario, in queste condizioni di oggi, secondo me sarebbe incostituzionale e sarebbe incostituzionale per due ragioni fondamentali: primo, perché si tratta ancora di terapie sperimentali e non si conoscono ancora tutti gli effetti; secondo, perché non è noto quanto la vaccinazione effettivamente impatti su terzi, cioè se il vaccinato sia ancora contagioso oppure no" spiega il professore, che prosegue "viste queste due ragioni, per l'articolo 32 della Costituzione non è possibile un obbligo vaccinale neppure in una forma mirata al personale sanitario". 

 

 

Il professore dell'Università della California parla poi anche del ruolo di Sergio Mattarella: "dovrebbe essere il presidente della Repubblica a non promulgare la norma, perché il primo controllo di costituzionalità nel nostro Paese spetta al presidente della Repubblica che non dovrebbe promulgarla in quanto viziata di costituzionalità. Se poi venisse promulgata ci sono i normali strumenti di lotta giudiziaria e quindi bisognerà fare delle azioni legali e sollevare la questione alla Corte Costituzionale" e riguardo al licenziamento di molti operatori che non accettano la vaccinazione obbligatoria dice: "anche questa è sicuramente una pratica costituzionalmente illegittima, occorre armarsi di pazienza e portare la questione alla conoscenza delle Corti. Perché quello che è costituzionale o non è costituzionale lo decide la Corte Costituzionale".

 

 

"Questa è la mia interpretazione della costituzionalità e mi sembra molto ragionevole, nel senso che imporre un obbligo vaccinale in assenza di certezze conoscitive, relative alla funzione sociale e pubblica di un vaccino, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Riguarda la scelta personale di un individuo, se si vuole vaccinare oppure no, perché ha più o meno paura per sé stesso. Non essendoci chiarezza sull'impatto verso terzi è illegale dopodiché lo è a maggior ragione nel momento in cui la sperimentazione non è stata portata fino in fondo. Ci sono obblighi vaccinali che sono costituzionali nel nostro sistema ma questi nuovi vaccini hanno le due problematiche che dicevo all'inizio" conclude Mattei.

 

 

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