Consulcesi, Guido Rasi su decisione Ema: “Fidiamoci della scienza, acceleriamo la macchina vaccinale”
“Ora acceleriamo la macchina vaccinale e recuperiamo il tempo perso”. È così che Guido Rasi, direttore scientifico di Consulcesi, invita a fidarsi delle valutazioni dell'Agenzia europea dei farmaci (Ema). “Siamo stati ipercauti nel sospendere la somministrazione dei vaccini prodotti da Astrazeneca e questo dovrebbe rassicurare i cittadini: ora siamo più sicuri di prima sull'efficacia e la sicurezza di questo vaccino”, aggiunge. Secondo l'ex numero uno dell'Ema, non c'è più motivo di esitare. “Negli scorsi giorni - spiega Rasi - l'Ema ha raccolto tutti i dati disponibili riguardanti le segnalazioni di eventi avversi potenzialmente associati al vaccino, diverse decine di migliaia, che vanno dal semplice dolore nel sito dell'iniezione alla febbre, nausea, mal di testa e così via. Ha inoltre raccolto tutte le informazioni circa i 25 casi di trombosi segnalati sugli oltre 20 milioni di vaccino inoculate. Il Comitato per la sicurezza dell'Ema, il Prac, si è riunito e ha chiamato a raccolta scienziati pre-qualificati che fanno parte di una rete di 3.500 esperti indipendenti di tutti e 27 gli stati membri. Le valutazioni sono state fatte quindi con la massima serietà possibile”. Una grande prova di forza del sistema di farmacovigilanza europeo, ma anche di ogni singolo stato membro. “Ora basta cedere all'emotività, fidiamoci della scienza”, sottolinea Rasi, convinto che questo stop di pochi giorni abbia causato “danni certi contro solo ipotetici rischi”.
“L'incidenza dei casi di trombosi nelle persone vaccinate è paragonabile - spiega Rasi - a quella della popolazione non vaccinata”. A questo dato se ne contrappone un altro. “Di certo c'è che senza il vaccino ci sono più casi di Covid-19, più ricoveri e soprattutto più morti”, specifica Rasi. “Questo blocco, anche se durato qualche giorno, sarà costato la vita di qualcuno”, aggiunge. “C'è stato un eccesso di cautela che è lo standard in situazioni normali ma non in quelle di emergenza come questa - continua - pandemia. Sospendere è stata una decisione politica con cui ora dovremo fare i conti. Perché se accelerando un po' i tempi si potranno recuperare i vaccini non effettuati in questi giorni, molto più difficile sarà contrastare l'incertezza delle persone. Molti esiteranno a vaccinarsi con Astrazeneca. E a loro dico: lo stop va considerato un segnale positivo che dimostra l'importanza che, sia a livello nazionale che europeo, viene dato alla sicurezza dei farmaci”.