Carlo Nordio contro la magistratura: "Troppi poteri, un pm può indagare chi vuole anche senza una prova di reato"
Il potere esorbitante delle procure ha un limite? No, secondo Carlo Nordio, ex Procuratore di Venezia con alle spalle una lunghissima carriera in magistratura. Nordio esprime i suoi malumori in un'intervista rilasciata a ItaliaOggi, in cui parla del ruolo dei procuratori, in particolare nelle recenti complicazioni emerse dal vaccino AstraZeneca, che hanno portato alla morte di alcuni assistiti. "Un pubblico ministero può indagare chi vuole e come vuole, anche senza la prova che esista un reato" dice Carlo Nordio. "In teoria un reato potrebbe esistere a monte, nella produzione o nella conservazione del vaccino, ma non a carico di chi lo somminista. In tal caso, esiste la scriminante dell'adempimento di un dovere, perché tale è il compito del sanitario.
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"Il procuratore di Siracusa ha iscritto sul registro degli indagati dieci persone in seguito alla morte di un ufficiale della marina, avvenuta dopo l'inoculazione del vaccino. Si tratta di un atto formalmente legittimo, ma di un eccesso di formalismo, che non tiene conto dei danni che produce" continua l'ex Procuratore "l'informazione di garanzia, come dice la parola stessa, è spedita a garanzia di chi la riceve. Ma è anche vero che di fatto si è trasformata in una condanna anticipata, basti pensare che la politica se ne serve per chiedere il famoso 'passo di lato' in attesa della fine delle indagini. Un pubblico ministero dotato di buon senso, dovrebbe andarci cauto prima di iscrivere qualcuno nel registro degli indagati".
Per far partire un'inchiesta per omicidio colposo e iscrivere qualcuno nel registro degli indagati, non serve un fondato rispetto? Viene domandato a Nordio. "No, un pm può indagare chi vuole e come vuole, anche senza la prova che esista un reato" risponde "Alcuni Pm, per eccesso di zelo, iscrivono sul registro tutti gli intervenuti, dai medici del pronto soccorso al rianimatore finale, tanto poi si vedrà. Intanto i poveri 'garantiti' devono andare dall'avvocato, perdono la serenità e sono indotti a praticare la nota medicina difensiva".
"Purtroppo è facilissimo avviare un'inchiesta. Ogni Procura ha centinaia di 'fascicoli virtuali', cioè degli esposti che si riferiscono ai fatti più diversi. E da lì pesca se e quando vuole. Poi esiste il 'fascicolo clonato', cioè quello che il Pm estrae dalle sue stesse indagini, creandone di nuove ed estendendole ad altri soggetti. Questo in nome dell'obbligatorietà dell'azione penale, che in realtà è diventata arbitraria e conferisce ai Pm un potere enorme, e senza responsabilità. A meno che non trovi un altro Pm, determinato come lui, che lo indaghi a sua volta" conclude.