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Paolo Menoncello, la storia che scuote l'Italia: "Sono disperato", da ex agente di commercio a rapinatore

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La crisi economica lo ha portato a commettere l'impensabile. A dirlo è Paolo Menoncello, ex agente di commerci arrestato due volte in sette giorni per aver tentato di rapinare prima un ufficio postale e poi la filiale di una banca. "Fino a poco tempo fa per uscire di casa indossavo giacca e cravatta, l'altro giorno mi sono ritrovato a provare un passamontagna. Guardavo l'uomo riflesso sullo specchio e mi chiedevo chi fosse. Ora per la legge sono un rapinatore, in realtà sono soltanto una persona disperata". Il 59enne racconta a Repubblica la disperazione che lo ha spinto a gesti estremi:. "Come si può vivere con 1.200 euro al mese? Con la metà che se ne va in tasse, e poi l'affitto, le bollette. Mi sentivo all'angolo, non vedevo soluzioni. Ho comprato una pistola giocattolo e mi sono buttato".

 

 

Il primo colpo - ammette - è stato all'ufficio postale del suo Paese, alla Volksbank di Quinto: "Ci sono andato con la mia macchina, una Volvo V40 station wagon, quella che usavo per fare il rappresentante. Quando sono entrato ho provato a fare il duro. Gridavo, chiedevo i soldi ma avevo più paura delle persone che stavano dietro le casse. Mi sono fatto dare il malloppo, sembrava fatta". Ma Menoncello non è un esperto del "mestiere" e così impacciato è stato fermato da due uomini. Inutile dire come è andata a finire.

 

 

La disperazione ha però avuto ancora una volta la meglio, tanto che successivamente l'uomo padre di un figlio ci ha riprovato. Questa volta il colpo è avvenuto in  banca: "Sono entrato con il volto coperto, ho chiesto i soldi a una impiegata. Mentre mi parlava è sbiancata, ha perso forza sulle gambe e si è seduta. Mi è dispiaciuto un sacco vederla così provata. Non me la sentivo di continuare e così sono uscito, me ne sono tornato a casa. Dopo poco sono arrivati i carabinieri". Tutto è iniziato quando, finita la carriera di agente di commercio, ha rilevato l'azienda del padre, la Ctt (Commerciale trevigiana Tuttauto). "Quando l'ho presa in mano - prosegue - aveva debiti per 3 milioni di euro e la situazione non è migliorata. Nel 2004 siamo arrivati al fallimento. Così sono tornato a fare l'agente di commercio. Negli ultimi 10 anni ho venduto contratti per le utenze di luce e gas". Poi è arrivata la pandemia e con questa la terribile crisi economica. 

 

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