Coronavirus, le ultime direttive sanitarie: "Due metri di distanza e quarantena anche se vaccinati"
Sono molto rigide le ultime direttive sanitarie in materia di lotta al Covid. Nel documento stilato da Inail, Iss, ministero della Salute e Aifa, infatti, si parla della necessità di mantenere ben 2 metri di distanza da chiunque altro mentre si mangia, si beve o si sta senza mascherina. E non solo. Un altro punto fondamentale è quello della quarantena: il documento raccomanda l’isolamento, in caso di contatto con positivo, anche a chi è stato vaccinato. Nessun liberi tutti dopo la somministrazione del farmaco, insomma. Come mai? "La vaccinazione è efficace nella prevenzione della malattia sintomatica, ma la protezione non raggiunge mai il 100% - si legge nel rapporto -. Inoltre, non è ancora noto se le persone vaccinate possano comunque acquisire l'infezione ed eventualmente trasmetterla ad altri soggetti".
Come fa notare Repubblica, il documento sottolinea che il distanziamento fisico di un metro rimane la distanza minima da adottare, ma puntualizza che a causa delle varianti – come quella inglese, che è più contagiosa – sarebbe opportuno aumentarla "fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo".
Il rapporto spiega anche che chi ha già contratto il Covid “dovrebbe essere vaccinato”. In particolare, come chiarisce la relazione, “è possibile considerare la somministrazione di un'unica dose purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall'infezione e entro i 6 mesi dalla stessa”. Fanno eccezione, però, le persone con condizioni di immunodeficienza che “devono essere vaccinate quanto prima e con un ciclo vaccinale di due dosi”.