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Vaccino, il racconto di una maestra: "Avevo già il braccio scoperto". AstraZeneca, lo stop all'ultimo secondo

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Torino ha inaugurato un altro hot spot per le vaccinazioni. "Andremo avanti senza fermarci. La strada è imboccata. Quattromila iniezioni al giorno, a partire da metà settimana. Se la fornitura non si ferma di nuovo", avevano detto i responsabili all'inizio. E così si è partito con Pfizer per gli over 80 e poi con le fiale di Az per gli insegnanti e le forze dell'ordine. "Io sono arrivata serena. Sa, il vaccino lo volevo fare davvero: mi ero prenotata per tempo. I negazionisti e i negazionismi a me non piacciono. Io ho fiducia nella scienza" racconta Laura Camperi alla Stampa, maestra di modulo alle elementari.

 

 

Dopo averle fatto firmare moduli e averla preparata e aver risposto alle domande di rito ecco, che all'improvviso è accaduto qualcosa. "Avevo già scoperto la spalla, quando è entrato un infermiere e ha detto di frenare tutto. Ho pensato: Oddio che sta capitando? Poi hanno spiegato che c'era stato un altro decesso, che forse si sospendeva tutto. Che bisognava aspettare", spiega così la maestra proprio nella domenica dell'ennesimo "V day", un altro intoppo.

 

 

"Qualcuno ha guardato sul web: hanno trovato la storia del docente di Biella morto un giorno dopo il vaccino. Paura? No, sembrava una fake news, una di quelle che girano in internet partorite da qualcuno che vuole soltanto mettere paura" racconta la maestra. "Io non so dire quanta gente ci fosse nei box con le braccia scoperte. So soltanto che lì fuori c'erano parecchie persone. Eravamo prenotati: tutti insegnati, tutta gente che ha a che vedere con il mondo della scuola", prosegue. Ed ecco allora la coda, agli ingressi, con le ragazze delle reception: "La ricontattiamo noi al più presto. Scusate, non dipende da noi". Insomma una domenica rovinata, nonostante tutto fosse stato preparato alla perfezione. In attesa di essere richiamati chissà quando.

 

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