Covid, maxi focolaio nell'hotel dei vip a Cortina: "Chi è l'untore", una sconcertante verità, tutto in pochi giorni
Un vero e proprio focolaio di Covid è scoppiato nell’hotel de la Poste, uno dei più famosi di Cortina avendo ospitato spesso i set dei cinepanettoni ed essendo un luogo di appostamento per paparazzi a caccia di Vip. Stando a quanto ricostruito dall’Usl di Belluno, il focolaio va fatto risalire al 2 marzo, quando all’imbarco dell’aeroporto di Venezia è stato fermato un atleta straniera di ritorno da un evento di Polo che era stato ospitato proprio al de la Poste.
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A quel punto sono scattati i tamponi al personale dell’albergo e sono stati riscontrati dodici casi di positività: non è quindi escluso che l’atleta si sia preso il Covid proprio durante il suo soggiorno in hotel, ma allo stesso tempo è probabile che la catena dell’infezione sia partita ben prima del 2 marzo. In precedenza, infatti, c’erano stati i Mondiali di sci e il de la Poste ospitava “Casa Veneto”, uno spazio promozionale con set televisivo allestito dalla Regione.
Ovviamente in hotel alloggiavano quotidiani e tv impegnati nella copertura del Mondiale: una decina di giornalisti hanno infatti scoperto di essere positivi alla variante inglese. Il titolare del de la Poste, Gherardo Manaigo, tende ad escludere che il contagio sia partito dal suo albergo, ma piuttosto è lì che è stato portato il virus: “Abbiamo seguito i protocolli dell’Oms e del ministero. Il contagio succede perché si lavora senza vaccino, e questa vicenda dimostra l’importanza di immunizzare al più presto chi, come il personale alberghiero, opera a contatto con il pubblico”.