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Coronavirus, incontro "urgente" tra governo e Cts: tutta Italia in zona rossa? Ecco le ipotesi

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Il Dpcm non ha fatto in tempo a entrare in vigore che già ci si appresta a modificarlo. Questa mattina per le 9 il governo ha infatti convocato il Comitato tecnico-scientifico. Sul tavolo l'ipotesi di nuove restrizioni in risposta all'aumento di contagi da coronavirus che non accenna a placarsi. "Il progressivo mutamento del quadro epidemiologico - è la richiesta dell'esecutivo di Mario Draghi agli esperti - aumenta la "necessità di implementare le misure di mitigazione e contenimento del virus". Secondo le indiscrezioni fornite dal Corriere della Sera tra le possibili nuove misure il parametro dei 250 contagi su 100mila per chiudere le scuole, ma anche i negozi e i luoghi di aggregazione.

 

 

Un contenimento già chiesto in settimana dallo stesso Cts. Non solo però perché gli scienziati hanno evidenziato la necessità di limitare lo spostamento e i contatti tra le persone per contenere la trasmissione del virus. In caso di zona rossa gli abitanti potranno muoversi solo per comprovate esigenze come motivi di lavoro, salute e urgenza. Altrettanto stringente la norma che prevede la chiusura di tutte quelle attività "non essenziali". E l’ampliamento della "zona interdetta" ai Comuni limitrofi, pure se l’incidenza dei casi non è ugualmente elevata.

 

 

Modifiche anche sul fine settimana, quando potrebbe scattare un vero e proprio lockdown in tutta Italia nel fine settimana con confermato il divieto di consumare all’aperto e nelle adiacenze dei locali. Possibile dietrofront anche sull'apertura di cinema e teatri. 

 

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