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Immigrazione, Save The Children nel mirino della Procura di Trapani: "Hanno coperto lo scafista che pestava i migranti"

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Si mette male per Save The Children. La Procura di Trapani muove l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso contro la ong. A mettere sul piede di guerra i pm alcune foto scattate di nascosto da un agente sotto copertura, che nel 2017 ha finto di essere un volontario. Le immagini mostrano uno scafista picchiare i migranti con una cintura, davanti ad alcuni volontari della nave "Vos Hestia". Qui si vede l'uomo con in mano un tubo di ferro giallo, dal quale un giovane a bordo si ripara il volto. Tutta ha avuto inizio quattro anni fa quando il comandante di "Vos Hestia", Marco Amato, - ricorda Repubblica - non diede alcuna informazione alla polizia sugli scafisti. "Ti ho detto sei mila volte che io a bordo ho altri ruoli e non quello di fare la spia o l'investigatore", diceva innervosito a un suo collaboratore.

 

 

E ancora: "Appena torna lo scemo vedo cosa vuole fare, altrimenti lo mando a fare in c**o dicendogli: 'Vedi dove te ne devi andare, vai a mangiare a casa, ti vuoi stare zitto o te ne vai siamo partiti già male'". Il riferimento è all'uomo che aveva indicato alla polizia due scafisti. Amato che non fa parte di Save the Children, era il comandante di un'imbarcazione affittata dalla ong e per questo è diventato uno dei protagonisti della vicenda.

 

 

"È evidente che Amato fosse a conoscenza di quanto commesso in pregiudizio dei migranti. Ma nessuna segnalazione è stata fatta alle autorità di polizia presenti allo sbarco, né sui giornali di bordo", è il commento della polizia nel rapporto alla procura, firmato anche dalla Guardia Costiera. In sostanza il comandante avrebbe chiuso un occhio per portare a termine l'operazione di salvataggio. Nel mirino dei magistrati anche la nave "Vos Hestia", "Vos Prudence" e "Iuventa". In particolare sono 21 le persone sottoposte alle indagini.

 

 

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