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M5s, Manlio Di Stefano: "Scusate, non volevo dirlo". Prima insulta l'avvocato, poi si "spiega" così: che roba sono i grillini

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"Prendi qualche avvocato senza scrupoli e i suoi clienti trombati dal loro sogno di far soldi con la politica, un paio di giornalisti falliti che hanno trovato la gloria calunniando il MoVimento 5 Stelle" scriveva il 6 aprile 2019 Manlio Di Stefano, deputato del M5S e Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri dei due governi Conte e ora anche di quello Draghi. Le persone screditate da Di Stefano sarebbero l'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, il giornalista del Foglio Luciano Capone, ma soprattutto l'avvocato Lorenzo Borrè, sarebbe lui "l'avvocato senza scrupoli" di cui parla Di Stefano.

 

 

L'avvocato Borrè è "colpevole" di aver difeso (con successo), molti ex membri del partito pentastellato, espulsi in maniera questionabile dal movimento. "Difenderò la mia reputazione professionale nelle opportune sedi" ha commentato l'avvocato, taggato sotto il post da un utente. Non si tratta del primo episodio che vede coinvolto l'avvocato Borrè in un post diffamatorio condiviso dai maggiori esponenti dei cinquestelle. Sempre su Facebook, Luigi Di Maio aveva precedentemente parlato di "ricorso da azzeccagarbugli" da parte di Borrè, finendo poi per eliminare il post. "La competenza professionale di chi ha redatto il ricorso per le regionarie siciliane è fuori discussione" avevano poi comunicato all'unisono sul Social  lo stesso Di Maio assieme ad Alessandro Di Battista e Giancarlo Cancellieri. 

 

 

Stessa sorte è toccata anche a Di Stefano, che in un post pubblicato questa mattina, 5 marzo 2021, scrive: "Riconosco che le critiche rivolte all'avv. Lorenzo Borrè sono frutto di un errore di esternazione, non avendo mai inteso mettere in discussione la sua rettitudine professionale. E chissà che sul versante del privato il buon Manlio non abbia pure versato qualche migliaio di euro per chiudere la questione? Per il partito che voleva fare dell'onestà il suo cavallo di battaglia le cose non sembrano andare al meglio. Noi stiamo dalla parte dell'avvocato Borrè. 

 

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