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Coronavirus, bollettino 3 marzo: 20mila contagi e 347 morti, schizzano i ricoveri e il tasso di positività

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Continua a peggiorare a vista d’occhio la situazione epidemiologica dell’Italia. In mattinata l’allarme era stato lanciato da Guido Bertolaso, secondo cui a breve sarà necessaria una zona rossa in Lombardia e non solo: esclusa la Sardegna, tutte le Regioni nel giro di un paio di settimane potrebbero essere interessate dalle massime restrizioni. Le varianti del Covid, e in particolare quella inglese, sono infatti sempre più diffuse e stanno comportando un aumento sempre più importante dei contagi e soprattutto dei ricoveri. Occorre quindi correre ai ripari, in attesa che la campagna di vaccinazione decolli una volta per tutte e inizi a produrre qualche effetto positivo. 

Il bollettino di mercoledì 3 marzo rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 20.884 contagiati, 14.068 guariti e 347 morti su 358.884 tamponi analizzati, con tasso di positività risalito al 5,8% (+0,7 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono saliti a 437.421, la stragrande maggioranza dei quali si trova in isolamento domiciliare (415.247) e non richiede cure ospedaliere. La pressione sul sistema sanitario nazionale sta però aumentando sempre di più: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è +193 (19.763 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è +84 (2.411) con 222 ingressi del giorno. 

Nel frattempo la campagna di vaccinazione sta procedendo, avendo raggiunto quota 4.650.299 dosi somministrate in totale. La situazione delle Regioni sta però rapidamente peggiorando, in otto oggi hanno fatto registrare la quadrupla cifra di contagio: guida la Lombardia con 4.590 casi, seguita da Campania (2.635), Emilia Romagna (2.456),  Piemonte (1.537), Lazio (1.520), Veneto (1.272), Puglia (1.261), Toscana (1.163). 

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