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Gianluigi Paragone e i vaccini: "Perché ci stanno nascondendo il flop europeo", pesantissimo sospetto

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La frase di Lilli Gruber che si dice dispiaciuta del fallimento dell'Europa sui vaccini perché la cosa avrebbe alimentato le ragioni degli euro scettici e dei sovranisti si tratta di "una frase intrisa non solo di cieco fanatismo ma anche di una certa stupidità giornalistica in quanto la notizia si piega all'opinione". Questo il pensiero di Gianluigi Paragone, dalle colonne del Tempo sulla questione vaccini. L'Europa, spiega l'ex parlamentare cinquestelle, "non soltanto ha fallito sul piano vaccinale, ma ha fallito su tutta l'emergenza Covid dai suoi primi allarmi ad un protocollo comune".

 

 

 

 

 

Paragone spiega anche il motivo di questo fallimento europeo, "perché l'errore si è avvitato nel peccato originale del progetto stesso, ovvero favorire le lobby, le multinazionali, la finanza. La negoziazione con le multinazionali del farmaco era stata protetta dal segreto e la firma sui contratti manda ogni critica alle ortiche: il potere di Big Pharma è nero su bianco, persino nella sua asimmetria". Ovviamente le scappatoie si trovano sempre e la verità, secondo Paragone, viene sempre a galla. "Ora bisogna arrangiarsi con l'aiuto della comunicazione mainstream: il vaccino diventa efficace dopo la sola prima dose; il vaccino preserva l'efficacia anche a fronte delle varianti; le dosi prevalgono sulle fiale e così via. Di balla in balla. Il paradosso di tutta questa vicenda è che la Gran Bretagna ha fatto meglio di tutti i paesi dell'eurozona superando magnificamente il primo esame del post Brexit", scrive il fondatore del movimento Italexit.

 

 

 

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L'affondo finale di Paragone è sulla assenza di informazione sul fallimento europeo sui vaccini: "Di conseguenza, invece di ammettere che l'Unione non è affatto attrezzata a essere nemmeno lontanamente alla stregua degli Stati Uniti d'Europa, si procede con la propaganda. Una tattica analoga si sta seguendo in Italia su tutta la linea. Dei vaccini abbiamo già detto: siamo indietro rispetto alle richieste, mancano le fiale, le strutture e il personale medico/infermieristico. Eppure la retorica è tutta concentrata sulla irresponsabilità delle persone", conclude Paragone.

 

 

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