Coronavirus, il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia: "Chi lavora perché la pandemia non finisca mai"
Parole pesantissime, a tratti inquietanti, quelle spese da Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani di Roma, che dall'inizio della pandemia da coronavirus è in primissima linea nella battaglia sanitaria. Vaia, infatti, ha tuonato: "Non inseguiamo le varianti, studiamole; non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine". Poche, ma pesanti, parole. Un caso di cui dà conto Repubblica.
Secondo il quotidiano, nelle parole di Vaia si cela un attacco a chi ha responsabilità nella gestione fallimentare della pandemia. Le parole di Vaia, per inciso, sono state riversate sui social network. Per ora, nessun altro commento. Il punto è che ai medici è stato chiesto da parte del governo, in questi giorni, di evitare interviste, in modo che in una fase così delicata il governo possa parlare con una voce sola. Insomma, qualsiasi commento relativo a quel post un poco controverso è rinviato a domani, lunedì 28 febbraio.
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Certo, uno sfogo, quello del direttore dello Spallanzani, che non ha nulla a che spartire con il complottistmo. Particolarmente vicino all'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel mirino di Vaia c'è chi compie sbagliate nel corso di questa infinita emergenza, errori commessi in questo momento "inseguendo le varianti". Per inciso, nel corso dell'ultima settimana, Vaia aveva più volte ripetuto di essere contrario a un nuovo lockdown, a suo parere inutile (a favore della serrata, al contrario, negli ultimi giorni si sono espressi Walter Riccardi e Massimo Galli). Secondo il direttore dello Spallanzani, infatti, non servono misure più rigide: sarebbe sufficiente applicare in modo preciso quelle attuali e, soprattutto, vaccinare in modo massiccio. Ma la campagna vaccinale, come è noto, in Italia sta drammaticamente stentando.