Coronavirus, Italia sempre più "scura" per colpa delle varianti: "Quante regioni sono a rischio nuove restrizioni"
L’emergenza coronavirus continua a salire di livello mano a mano che le varianti, e in particolare quella inglese, si diffondono sempre di più sul suolo italiano. I numeri dei contagi stanno crescendo e di conseguenza sei Regioni rischiano di diventare arancioni a partire dalla prossima settimana, dato che i ministri Speranza e Gelmini hanno chiarito che le ordinanze per il cambio di colore entreranno in vigore non più di domenica ma di lunedì. Il Piemonte ha già annunciato che passerà a misure più restrittive, mentre Lombardia, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata sono in bilico.
Inoltre intere province potrebbero passare in arancione scuro, prevedendo restrizioni ancora più dure ma necessarie per evitare l’esplosione di una terza ondata, che va quantomai contenuta in maniera preventiva. È il caso dell’Emilia Romagna e in particolare dell’area metropolitana di Bologna, dove nelle prossime ore si prenderà una decisione su un eventuale regime rafforzato di divieti. Anche se c’è ancora chi sostiene la linea “aperturista” e meno rigorosa, è innegabile che dai freddi numeri stiano arrivando indicazioni “chiusuriste” per evitare di ritrovarsi in guai ben peggiori.
Nei primi tre giorni della settimana sono stati riscontrati 10mila casi in più rispetto a quelli di sette giorni fa: colpa probabilmente delle varianti, sempre più in espansione in tutto il territorio nazionale. Inoltre dal monitoraggio effettuato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali risulta che otto regioni hanno superato la soglia critica del 30% dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid: si tratta di Umbria (57%), Trento (39%), Abruzzo (37%), Molise (36%), Marche (36%), Bolzano (35%), Lombardia (33%) e Friuli Venezia Giulia (33%).