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Alberto Genovese, il socio Daniele Leali in altri guai: blitz della polizia, come lo beccano nel locale

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Grosso imbarazzo per Daniele Leali, l'amico di Alberto Genovese indagato per cessione di droga nell'ambito del processo per stupro intentato contro l'imprenditore da alcune giovanissime ragazze. Questa volta Terrazza Sentimento, l'attico milanese di Genovese teatro di eccessi e violenze, non c'entra. Ma siamo sempre nell'ambito delle serate "pazze" e senza regole. Intorno alle 23 dello scorso venerdì sera, come riportato dal Corriere della Sera, un paio di pattuglie della Polizia locale sono intervenute in via Vittoria Colonna, nei pressi di piazza Buonarroti (zona Citylife, una delle più esclusive di tutta Milano), per porre fine a una festa clandestina in un bar. 

 



I movimenti sospetti degli avventori, hanno confermato i sospetti degli agenti, che hanno identificato una quindicina di persone intente a parlare, bere e schiamazzare, senza mascherina e in spregio all'ordinanza anti-Covid che impone la chiusura dei locali notturni e il divieto di assembramento. Fatto purtroppo abbastanza comune a Milano, ma di inconsueto c'è stato altro.

 



Dopo aver raccolto i documenti dei 14 presenti, i vigili si sono ritrovati in mano una patente di guida vecchia, rovinatissima e irriconoscibile che non aveva proprietario. Informandosi con i partecipanti alla festa sono riusciti a risalire all'identità della persona volatilizzata: era proprio Leali, imprenditore di locali notturni famosissimo a Milano, anche prima di conoscere Genovese, che dopo aver consegnato il documento era letteralmente fuggito dal locale senza attendere la sua riconsegna dopo "l'ispezione". Leali, sottolinea il Corsera, "non rischiava alcun provvedimento, se non la multa per la violazione del coprifuoco e del divieto di assembramento". Multa che in ogni caso gli verrà recapitata a domicilio. La patente dal nome illeggibile è invece finita in Prefettura perché non in regola e da rifare. Quisquilie, rispetto ai guai di Genovese.

 

 

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