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Coronvirus, l'inchiesta del Guardian sull'Italia: "Ha mentito all'Oms", nel mirino Speranza. Il report alla procura di Bergamo

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Un’inchiesta del Guardian ha gettato ulteriori ombre su Roberto Speranza, già ampiamente criticato da una parte della politica e dell’opinione pubblica per essere stato riconfermato al ministero della Salute anche nel governo di Mario Draghi. Dal report pubblicato dalla testa britannica emerge che l’Italia potrebbe aver mentito all’Organizzazione mondiale della sanità sulla sua preparazione ad affrontare una pandemia. Il tutto sarebbe avvenuto a poco più di due settimane all’esplosione dell’emergenza sul suolo nazionale, dato che l’ultimo rapporto di autovalutazione compilato dall’Italia risaliva al 4 febbraio 2020

 

 

Nella sezione C8, che chiede di valutare la preparazione complessiva a rispondere a una pandemia, veniva segnalato il livello 5. Quest’ultimo è il più alto e significa che il “meccanismo di coordinamento della risposta alle emergenze del settore sanitario e il sistema di gestione degli incidenti collegato a un centro operativo nazionale di emergenza sono stati testati e aggiornati regolarmente”. Invece niente di tutto ciò era valido per l’Italia, che non aggiornava il suo piano pandemico dal 2006, contravvenendo alle linee guida dell’Oms secondo cui andava fatto sia nel 2013 che nel 2018. 

 

 

Di conseguenza l’Italia avrebbe mentito nell’autovalutazione di febbraio 2020, e ciò potrebbe aver causato almeno 10mila morti in più durante la prima ondata: non a caso questo è un elemento chiave nell’inchiesta della Procura di Bergamo sui presunti errori da parte delle autorità. Il documento di autovalutazione è stato consegnato come “ulteriore prova”: l’avvocato che rappresenta le famiglie delle vittime di Covid ha annunciato che scriverà a Mario Draghi per chiedere una legge sull’indennizzo per i parenti. 

 

 

Una notizia che non suona nuova a Fratelli d'Italia: "The Guardian conferma quanto ormai da mesi, in perfetta solitudine, sosteniamo". A commentare la soffiata sono Galeazzo Bignami e Marcello Gemmato: "L’Italia non solo non era pronta a fronteggiare la pandemia, ma ha mancato di adottare le misure necessarie comunicando notizie non veritiere. L’autovalutazione con cui si certificava che l’Italia aveva un sistema massimo di protezione non solo ha indotto in errore l’OMS, ma ha indirizzato la comunicazione alla popolazione, ispirata a rassicurare e sminuire i rischi all’inizio della pandemia". Il colmo dunque non può che essere stata la conferma di Speranza. "Anche per questo avremmo auspicato una discontinuità al vertice del Ministero della Salute, ma nulla è cambiato nei nomi e nei modi: i dati non vengono forniti, i documenti vengono nascosti, non c’è alcuna trasparenza benché prescritta dalla Regolamentazione Sanitaria Internazionale. Addirittura, il Ministero ha annunciato di voler impugnare contro FdI la Sentenza del TAR Lazio. Speranza deve rendere conto dinanzi agli italiani dei tanti errori commessi e delle tante bugie dette”.

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