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Coronavirus, zone rosse dall'11 gennaio. Indice Rt fuori controllo, chi si sveglierà brutte sorprese lunedì mattina

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L'Italia si colorerà presto di rosso e arancione. Il virus, infatti, è tornato a correre e in gran parte del Paese l'indice Rt supera l'1. "La curva epidemiologica sta risalendo, è fondamentale mantenere alto il livello del rigore", ha fatto sapere Roberto Speranza. Ecco perché da lunedì 11 gennaio l'Italia sarà a prevalenza arancione, con qualche area rossa e alcune gialle. Come anticipa il Corriere della Sera, tra le fasce più alte di rischio sono in bilico Lombardia, Veneto e Sicilia. Ma anche Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Basilicata. Si saprà qualcosa in più oggi con il monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità. Dopo aver visto il report, il ministro della Salute firmerà l'ordinanza per la divisione in zone con le relative misure restrittive. Intanto il governo lavora al nuovo Dpcm, che entrerà in vigore il 16 gennaio.

 

 

 

Pare, comunque, che Speranza si batterà per prorogare il divieto di spostamento tra le Regioni e per far scattare nei week end le misure delle zone arancioni (bar e ristoranti chiusi) anche nei territori che si trovano in fascia gialla. Per la divisione del Paese nelle varie fasce di rischio, tutto dipende dall'indice Rt. Si è stabilito che con Rt all’1 si va in arancione, con Rt a 1,25 si va in rosso. A rischiare direttamente il rosso sono Lombardia, Veneto e Calabria. Lazio e Liguria sono tra giallo e arancione. Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania dovrebbero rimanere in giallo. Sarà confermato, inoltre, il coprifuoco dalle 22 alle 5: non si potrà uscire di casa in quelle ore, se non per motivi di lavoro, necessità e salute. In fascia rossa, comunque, resterà la deroga che consente a due persone, con figli minori di 14 anni al seguito, di uscire per andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno.

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