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Andrea Pasini e i suoi salumi, da Trezzano sul Naviglio alla conquista dell'Europa

Dino Bondavalli
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Applicare al settore dei salumi le strategie di marketing del mondo del lusso, valorizzando anche attraverso packaging molto ricercati la qualità dei prodotti. Decidere di mantenere una lavorazione artigianale anche nel momento in cui l'azienda ha assunto volumi produttivi industriali. E scommettere sull'e-commerce quando ancora nessuno pensava che prosciutti, bresaole e salami si potessero vendere via internet direttamente ai consumatori. Se si dovessero svelare i segreti della ricetta magica che ha consentito a Salumi Pasini di far crescere il proprio fatturato di quasi il 30% negli ultimi quattro anni e di competere con i grandi gruppi dell'industria alimentare pur mantenendo le dimensioni di una Pmi con 50 dipendenti e un fatturato intorno ai 15 milioni di euro, si dovrebbero sicuramente elencare questi ingredienti. Ma i fattori alla base del successo della storica realtà milanese, fondata nel 1949 da Angelo Pasini a Trezzano sul Naviglio, comune dell'hinterland meneghino dove l'azienda ha tuttora sede, sono molti di più. Dalla scelta di «non scendere mai a compromessi per quel che riguarda la qualità delle materie prime, per cui usiamo esclusivamente carni al 100% italiane», sottolinea Andrea Pasini, che con la sorella Daniela e il cugino Filippo rappresenta la terza generazione alla guida dell'azienda fondata da nonno Angelo. Alla decisione di «continuare a produrre secondo le ricette di nostro nonno, che prevedono una serie di passaggi che garantiscono la valorizzazione delle proprietà organolettiche dei nostri prodotti, che per il 60% sono ancora lavorati a mano», prosegue Pasini. D'altra parte, la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le tradizioni produttive artigianali e la proiezione verso il futuro fa da sempre parte del Dna famigliare. «Nonno Angelo è partito con un negozietto di alimentari a Trezzano quando ancora le strade qui non erano asfaltate», racconta Andrea Pasini. «Poi, con il passare degli anni ha cominciato a macellare al proprio interno e ha finito per creare un salumificio». Non solo. Tra gli ingredienti alla base del successo dell'attività ci sono altre caratteristiche trasmesse come patrimonio di famiglia di generazione in generazione. «Mio nonno prima e poi mio padre e mio zio ci hanno trasmesso i valori della lealtà, della serietà e del sacrifico», sottolinea Pasini. «Ed è proprio a questi valori che noi ci siamo affidati per dimostrare di esserci meritati l'azienda e sfatare il detto per cui la prima generazione crea, la seconda mantiene e la terza distrugge». In effetti, la passione e l'entusiasmo che i tre mettono nell'azienda ormai da una quindicina d'anni si percepiscono dal trasporto con cui Andrea Pasini parla delle sfide affrontate (e vinte). «Da quella dell'e-commerce, lanciata 7 anni fa, quando in Italia nel nostro settore ancora nessuno ci credeva», sottolinea, a quella «dell'adozione di packaging importanti come nel mondo dei profumi e del lusso. Questo ci ha consentito di dare un taglio elegante ai prodotti e di alzare l'asticella del valore del nostro mercato e del nostro Paese anche all'estero».

In crescita - Nessuna sorpresa, quindi, che in pieno periodo di festività natalizie per trovare i titolari basti cercarli in azienda, dove il loro tempo anche durante il periodo natalizio è dedicato al lavoro. Né che nel 2020, nonostante le enormi difficoltà che hanno afflitto settori di riferimento come quello alberghiero, quello della ristorazione e quello del catering, il fatturato sia previsto in crescita del 7-8% rispetto all'anno 2019, grazie al boom nella grande distribuzione e dell'e-commerce con le vendite via internet. «Oltre alla passione, ovviamente, c'è la qualità e bontà dei prodotti, che sono fatti come una volta: salami legati ancora a mano, carni massaggiate manualmente e cotture lente secondo la ricetta del nonno. È grazie a questa cura, ad esempio, che il nostro prosciutto cotto richiama i profumi della michetta farcita che mangiavamo da giovani nella salumeria del nostro paese», spiega Andrea Pasini. «Inoltre siamo stati anche i primi a inventarci una filiera corta lombarda, dando vita a una linea con marchio dedicato per valorizzare la produzione con carni di maiali nati, allevati e cresciuti esclusivamente in Lombardia». Caratteristiche che al giorno d'oggi sono apprezzate non solo in Italia, ma anche all'estero. Tanto che da alcuni anni l'azienda ha iniziato a esportare i propri prodotti in Paesi come Germania, Francia e Belgio, contribuendo a diffondere anche in Europa l'alta qualità gastronomica lombarda e italiana.

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