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Coronavirus, allo Spallanzani la prima vaccinata italiana. Giuseppe Conte: "Oggi si fa la storia", ma le dosi sono poche

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Un giorno storico: allo Spallanzani di Roma, i primi vaccinati italiani al coronavirus. Il tutto a partire dalle 7.20 di oggi, domenica 27 dicembre. I primi ad ottenere il siero Pfizer sono stati la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l'infermiera Claudia Alivernini e l'operatore socio-sanitario Omar Altobelli. Dunque due medici infettivologi sempre dell'Inmi: Alessandra Vergori e Alessandra D'Abramo. Si scrive una pagina importante nell battaglia contro il coronavirus. 

 

"Mi sento benissimo, sono emozionata, ma ancora più che emozionata sono inorgoglita" ha detto ai giornalisti Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di virologia dell'Inmi Spallanzani, la quale è stata tra le prime tre persone in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19 questa mattina. "Spero che questo privilegio sia esteso presto a tutti", ha aggiunto sottolineando che "non dobbiamo ancora cantare vittoria". "Lo dico col cuore: vacciniamoci per noi, per i nostri cari e per la comunità". Queste le prime parole di Claudia Alivernini, l'infermiera 29enne dello Spallanzani che ha ricevuto questa mattina il vaccino anti Covid-19.

 

Nel frattempo, su Twitter, Giuseppe Conte cinguettava: "Oggi l'Italia si risveglia. È il #VaccineDay. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l'immunità e sconfiggere definitivamente questo virus". Tutto vero, anche se Conte non dà risposte circa l'ultimo fallimento, ossia il fatto che in questa primissima fornitura di vaccini l'Italia ottiene molte meno dosi rispetto a Germania e Spagna, così come denunciato ieri da Roberto Burioni.

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