Mozzate le mani della Madonna, "simboli cristiani sotto attacco": Natale, si moltiplicano i raid
Ha le mani mozzate la statua della Madonna, incorniciata da un panneggio ceruleo e posta in un edicola di cemento, sulla strada a Valeggio sul Mincio (Verona). A denunciare su Twitter l'episodio, accaduto con ogni probabilità la notte tra domenica e lunedì scorso, è stato don Mirco Bianchi, vulcanico parroco 46enne di Villamarina e Gatteo Mare, bersagliato spesso dai social per le sue posizioni ultracattoliche. «Si avvicina il Santo Natale eppure l'odio verso i simboli cristiani è in continuo aumento», ha scritto il sacerdote, le cui parole sono state riprese dal leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. In un post su Facebook rimarcando il «riprovevole attacco ai simboli della cristianità», la Meloni ha chiesto che «i barbari responsabili di questo atto vergognoso vengano presto identificati e puniti con una pena esemplare».
I CASI ROMA E MARGHERA
Quello di Valeggio sul Mincio non è un episodio isolato di vandalismo ai danni della Vergine. Il 26 novembre scorso a Marghera (Venezia) la scultura della Madonna di piazzale Giovanacci era stata oggetta di un atto vandalico da parte di un palestinese di 31 anni, che l'aveva decapitato e mozzato le mani. L'uomo, identificato grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza, era risultato regolare sul territorio italiano, titolare di un documento di viaggio per rifugiati rilasciato dal Belgio. Il 31enne è stato denunciato per il reato di «offese ad una confessione religiosa tramite danneggiamento di cose». Gli scempi accaduti a Verona e Venezia non sono isolati.
A Roma lunedì scorso Mikaili T. un egiziano, senza fissa dimora e con un permesso di soggiorno illimitato, a Roma nella parrocchia di Nostra Signora delle Salette, in via Fabiola, nel quartiere Monteverde, si è avventato contro la statua di San Francesco e con un machete da cinquanta centimetri ha sferrato colpi senza pietà contro la scultura fino a romperla in più punti. Non pago di aver terrorizzato chi aveva assistito alla scena fuori e dentro la chiesa , «non ha detto nulla, ha colpito tutto quello che gli capitava sotto tiro», raccontano i sacerdoti. «È uscito ha spaccato una cabina elettrica e si è diretto verso piazza San Giovanni di Dio». Non sono chiare quali fossero le intenzioni dell'uomo che nel tentativo di fuga è stato raggiunto e fermato dagli agenti del Reparto volanti e del commissariato Monteverde. Mikaili ha tentato di divincolarsi poi è stato disarmato dalle forze dell'ordine, ammanettato e condotto al commissariato con l'accusa di danneggiamento aggravato con il rito direttissimo. L'egiziano non è nuovo alle forze dell'ordine.
All'inizio di novembre ai Colli Albani, alle porte di Roma, si era avventato senza alcun motivo contro 56 automobili parcheggiate spaccandone parabrezza e finestrini. Il video con l'arresto da parte dei carabinieri, le grida e la rabbia dei proprietari dei veicoli: «Questo tra 'na settimana ri sta fori», ha fatto il giro del web. Sull'episodio accaduto lunedì sta indagando la Digos. Non è chiaro ancora si tratti di un gesto anticristiano. In Francia dove, secondo Ellen Fantini, direttore dell'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa (OIDACE) il numero di incidenti anticristiani registrati ufficialmente in Francia è aumentato del 285 per cento tra il 2008 e il 2019, l'ultima profanazione, diffusa sui social, riguarda la decapitazione della statua della Madonna che si trova in una piccola grotta in rue du Château a Tarn-et-Garonne in Occitania. Sempre in Francia, nel mese di giugno più di cento tombe sono state rovesciate e danneggiate nel cimitero cattolico di Tolosa. Mentre a Nantes lo scorso luglio un immigrato rwandese in difficoltà col permesso di soggiorno ha incendiato la cattedrale cittadina.
ATTACCO EUROPEO
Sempre secondo l'OIDACE il rapporto i siti cristiani in Europa hanno subito un numero record di attacchi nel 2019, con circa 3000 chiese, scuole, cimiteri e monumenti cristiani vandalizzati, saccheggiati o deturpati. La Germania non è molto indietro alla Francia. Nel frattempo, gli attacchi a chiese e simboli cristiani sono avvenuti regolarmente nel 2019 anche in Belgio, Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Italia e Spagna. Lo stesso Vaticano ha denunciato l'ascesa di crimini di odio anticristiano in tutta Europa. Monsignor Janusz Urbaczyk a maggio, parlando a nome della Santa Sede, ha sottolineato la gravità della violenza anticristiana in un discorso durante una conferenza dell'OSCE sull'intolleranza e la discriminazione. E la Francia dimostra che non è poi così raro che si passi dal gesto blasfemo all'attacco a sfondo terroristico.