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Milano, orrore in centro: medico sgozzato, la rapina finita male di due nordafricani

Lorenzo Gottardo
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Un corpo riverso a terra, proprio sotto l'impalcatura di una palazzina in ristrutturazione. Un rigagnolo denso di sangue che dal marciapiede scorre giù verso l'asfalto. È questa l'immagine che nella serata di ieri si è trovato davanti chi da stazione Centrale si spostava verso corso Buenos Aires. Ieri, infatti poco dopo le 18 del pomeriggio, un uomo di 65 anni è stato ucciso in via Mauro Macchi, all'altezza del civico 32. La vittima, secondo una prima ricostruzione, stava percorrendo la strada, camminando sotto l'impalcatura del cantiere, quando, secondo una prima ricostruzione, in una zona d'ombra, si sarebbe imbattuto nei suoi due aggressori che lo avrebbero affrontato per farsi consegnare denaro e portafogli. In quel momento sarebbe stato sferrato il fendente fatale con un grosso coltello da cucina rimasto poi sul posto. Al momento i Carabinieri della compagnia Duomo indagano su quella che è una prima ipotesi investigativa: ovvero, due soggetti forse di origine nordafricana che alcune persone avrebbero testimoniato aver visto allontanarsi in fretta dalla zona del delitto. Ma a tarda serata mancano ancora molti particolari, e ovviamente gli inquirenti non tralasciano nessuna pista. La vittima è Stefano Ansaldi, nato a Benevento e residente a Napoli dove esercitava la professione: probabilmente si trovava occasionalmente nel capoluogo lombardo.

La pista - Nella borsa accanto al corpo è stata ritrovata documentazione medica. I militari hanno subito confermato che la principale pista sulla quale si stanno concentrando le indagini è quella di una rapina finita male anche se, come logico, non vengono tralasciate altre ipotesi. In base alle prime informazioni, la vittima stava passando in via Scarlatti all'angolo con via Macchi, sotto un'impalcatura coperta da teli di plastica quando è stato sorpreso dagli aggressori.

Rilievi - Lì gli uomini della Scientifica hanno svolto per ore i primi rilievi. Si stanno controllando inoltre le telecamere di sorveglianza della zona per trovare qualche appiglio, e si sta verificando se qualcuno ha visto l'intera aggressione. Due persone, sembra, sono state viste fuggire ma non c'è ancora la certezza che siano coinvolte nell'omicidio che ha sconvolto Milano nell'ultimo sabato di shopping prenatalizio. Diverse pattuglie delle forze dell'ordine, in serata. stanno svolgendo controlli nel quartiere e in città. Ironia della sorte, ieri il centro di Milano era blindato per arginare gli assembramenti e per limitare il pericolo di contagio. Le forze dell'ordine hanno tenuto sotto controllo piazza Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele (dove è stato previsto uno scaglionamento degli ingressi per evitare affollamenti), via Torino e le altre vie dello shopping del cuore di Milano. Poi, alle 18, la notizia della morte in via Mauro Macchi, e i controlli che partono in diversi quartieri. A caccia degli assassini del medico campano nato a Benevento e residente a Napoli, trafitto a morte alla gola. 

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