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"Maternità", questo (preziosissimo) dipinto? Clamoroso, dove lo ritrovano 45 anni dopo: toh che caso, i tedeschi...

Lorenzo Gottardo
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Di quel dipinto si erano ormai perse le tracce da 45 anni. Svanito nel nulla dopo essere stato portato via al suo legittimo proprietario, insieme a parecchi altri oggetti di valore, dai ladri che gli svaligiarono la casa. Probabilmente, questo era il timore degli inquirenti, finito nella collezione privata di qualche persona interna al giro di opere d'arte e beni storici rubati. Non proprio, ma quasi. 

Perché la «Maternità», un olio su tela dell'artista bolognese Carlo Cignani (1628-1719), in anni recenti, qualche apparizione l'ha pur fatta. In fiere di antiquariato e su cataloghi di aste dedicate agli appassionati del settore, soprattutto. Piccoli indizi che, però, messi uno dietro l'altro hanno permesso ai carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza, guidati dal maggiore Francesco Provenza, di ottenere un risultato per molti inaspettato. Ovvero, il ritrovamento del dipinto seicentesco e la sua restituzione. 

LUNGA VICENDA
Tutta questa vicenda comincia nel lontano dicembre del 1975, nel piccolo comune di Calco, provincia di Lecco. Qui una banda di ladri fa visita all'abitazione di una famiglia della zona: il bottino con cui scappano i malviventi comprende preziosi, oggetti d'arredamento e anche il quadro grande 64x58 cm. 

Può darsi che i ladri non ne fossero davvero a conoscenza, ma quella che si erano allora portati via era un'opera di Carlo Cignani, che molti esperti d'arte considerano essere il più grande artista bolognese dell'epoca. Una figura, per certi aspetti, rivoluzionaria a livello pittorico perché vicina allo stile più tradizionale e classico di un pittore come Guido Reni, ma capace anche di introdurre elementi di novità appresi studiando la lezione di Correggio e Annibale Carracci. Insomma, un profilo artistico di tutto rispetto le cui opere avrebbero fatto «gola» a molti collezionisti. 

 

MERCATO NERO
E così, per oltre 40 anni, la «Maternità» di Carlo Cignani scompare nella rete del mercato nero. Fino alla primavera del 2018, quando i militari del Tpc, controllando il catalogo di una famosa casa d'aste bavarese, non riconoscono tra gli articoli proposti anche l'olio su tela. Quadro che compare nel database dei beni culturali illecitamente sottratti, e che in Baviera poteva essere acquistato per una cifra assolutamente abbordabile: una base d'asta di soli 8 mila euro. 

Da quel riscontro è partita l'attività investigativa dei carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale che sono riusciti a ricostruire anche gli spostamenti dell'opera nel tempo: nel 2016, infatti, la «Maternità» aveva fatto la sua comparsa in un mercatino d'antiquariato in Veneto, per poi venir trasferita in Germania in cerca di un nuovo possibile compratore. Una volta recuperata, anche grazie al supporto e alla collaborazione delle autorità tedesche, l'opera è stata restituita al legittimo proprietario, mentre due italiani sono stati denunciati dalla procura di Bologna che approfondirà la loro posizione sulla vicenda. 

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