Cerca
Cerca
+

Monopattini usati per spacciare, si moltiplicano fermi e arresti: un caso che imbarazza il governo

Esplora:

Massimo Sanvito
  • a
  • a
  • a

Qualche dose di droga in tasca per fare il giro del quartiere a rifornire i clienti e a proporre la merce al primo che si incontra. Veloci e silenziosi per non compromettere il business. Corrieri 2.0 che viaggiano su velocipedi nuova generazioni. Elettrici, ecologici, green, come piace definirli alla sinistra radical chic che ne vorrebbe piene le piazze. E poi un paio di cocktail per chiudere la serata, prima di poggiare i piedi sulla tavoletta e girare la manopola dell'acceleratore annebbiati dall'alcol. Via, su marciapiedi e in contromano, come se si fosse su un mezzo invisibile che sfugge alla legge e mette al riparo dai verbali. I monopattini che sfrecciano nelle città di tutto il Paese sono il diversivo perfetto per chi deve smazzare stupefacenti senza dare nell'occhio o vuole bere a dismisura ed evitare la paletta della polizia. Gli spacciatori che si mimetizzano nel traffico e fanno consegne di droga porta a porta, contando sul fatto di poter scappare dai controlli nelle viuzze e prendendo strade in controsenso. Milano, dove i monopattini li trovi pure nel Naviglio, è la capitale dello spaccio ecologico. Solo a ottobre sono stati presi tre pusher. Un marocchino di 25 anni che ogni giorno, a orari fissi, montava sul suo mezzo e raggiungeva i clienti negli stessi luoghi. Nel menù i poliziotti hanno trovato coca, marijuana e hashish.

 

 

INSEGUIMENTI
Un altro pony express è stato bloccato nella difficile periferia di Quarto Oggiaro con sei involucri di cocaina nascosti nella mascherina, dopo averlo inseguito nelle vie del quartiere mentre zigzagava in aree pedonali protette da dissuasori che hanno rischiato di fermare la corsa degli agenti. E un altro ancora, un senegalese di 33 che bazzicava nell'inferno della stazione Centrale, è stato arrestato dalla Polfer mentre cercava di nascondere le dosi nelle sue tasche. Ma casi così se ne trovano ovunque in giro per l'Italia. A Treviso, per esempio, in piena emergenza covid a marzo uno spacciatore in monopattino è stato trovato con ketamina e hashish nello zaino. E anche nel profondo sud calabro, a Taurianova (Reggio Calabria), due settimane fa un pusher su rotelle è stato braccato dai Carabinieri dopo aver tentato una fuga conclusa contro un gradino. E che dire degli ubriachi che si muovono a bordo delle due rotelle da nord a sud? Il primo in Italia a beccarsi una denuncia per guida in stato d'ebbrezza, lo scorso giugno, è stato un uomo di 46 a Montegrotto Terme, vicino a Padova. Aveva bevuto così tanto che ha perso il controllo del manubrio ed è piombato a terra riempiendosi di lividi. Un habitué del gomito alto, considerato che in passato gli era stata ritirata la patente dopo un alcol test.

«Chi vuoi che mi fermi sbronzo in monopattino?», avrà pensato prima di finire in pronto soccorso attirando l'attenzione della polizia stradale. Un mese più tardi scene da film a Rimini, quando un giovane medico milanese, ubriaco sul monopattino, si era schiantato contro un'ambulanza intervenuta per soccorrere un ragazzo caduto da un altro velocipede. Nemmeno i registi di un cinepanettone avrebbero potuto pensare a una sequenza simile. Così il dottore allegro con un tasso alcolemico quattro volte superiore al consentito, oltre alla denuncia, si è beccato pure una segnalazione in Prefettura. Ma anche da Roma in giù il vizio di girare sui moderni velocipedi dopo aver fatto incetta di bicchieri non manca. Persino in tempi di covid, come il fenomeno di 35 anni, già noto alle forze dell'ordine, che un mese fa a Terni girava completamente perso tra i fumi dell'alcol per i viali della città. Addosso aveva un coltello, una forbice, un cacciavite e un grammo di cocaina. E per non farsi mancare nulla ha pure pensato bene di aggredire i Carabinieri che si erano avvicinati per controllarlo.

A SUON DI BONUS
Sempre in Umbria, a Città di Castello, pochi giorni fa un ragazzo di 29 anni a bordo di un monopattino elettrico ha centrato un'auto in una rotatoria. Nelle vene aveva 3,5 grammi di alcol per ogni litro di sangue: praticamente era vicino al coma etilico. Perdere l'equilibrio, in quelle condizioni, è un attimo. In tutto ciò, sullo sfondo, ci sono i 120 milioni di euro stanziati dal governo giallorosso per il bonus bici che, ovviamente, comprende anche i monopattini, che hanno visto le proprie vendite impennate del 140%: tra gennaio e luglio ne sono stati acquistati 125.000. Non tutti usati da persone perbene. 

Dai blog