Coronavirus, allarme in Lombardia: "Indice Rt anomalo, i contagi non scendono più"
In Lombardia l'andamento dell'Rt, l'indice di contagio, registra un andamento anomalo. Lo fanno notare l'ingegnere Arturo Artom e il fisico Roberto Battiston, ex presidente dell’Asi. I due hanno osservato che l’indice Rt, dopo aver raggiunto intorno al 25 novembre il valore minimo dall’inizio dell’autunno, sotto 0.7, continua ad oscillare attorno a 0,8 mentre in molte altre regioni continua a scendere verso valori più bassi. Battiston e Artom allora hanno analizzato la curva dei contagi in Lombardia e in tutta Italia per capire il perché di quest'anomalia. E' venuto fuori che nella regione di Attilio Fontana, da inizio a fine settembre, l'indice è sceso fino al valore di 1.0, per poi risalire in maniera rapida a partire dai primi giorni di ottobre. Lo stesso è accaduto a livello nazionale.
"Se consideriamo che il numero di infetti rappresenta l’effetto di dinamiche sociali risalenti a una decina di giorni precedenti, si capisce come la rapida ripresa del contagio avuta dall’inizio di ottobre e che identifichiamo come "seconda ondata" non sia dovuta ai comportamenti estivi, bensì a quanto è accaduto nelle nostre città a partire da metà settembre, vale a dire alla riapertura degli uffici e alla ripresa dell’attività scolastica", scrivono Battiston e Artom sul Corriere della Sera. Secondo loro, la curva è risalita non tanto per il rientro in ufficio o a scuola, ma per l'affollamento su mezzi pubblici e per mancanza di preparazione alla riapertura. La curva, poi, è cambiata di nuovo intorno al 23 ottobre: l'Rt è tornato a scendere, in Lombardia e in tutta Italia. "Se andiamo a vedere la causa di questo repentino cambio di direzione, scopriamo che dieci giorni prima, il 13 ottobre, era entrato in vigore il Dpcm con nuovi provvedimenti restrittivi", fanno notare l'ingegnere e il fisico.
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Il 6 novembre, invece, subentra la divisione del Paese in zone rosse, arancioni e gialle. Ed è qui che si entra in una fase di stallo, secondo Battiston e Artom: "Gli effetti di questo provvedimento, che nelle regioni rosse introduce misure molto severe, non sembrano comportare ulteriori miglioramenti nella velocità di discesa di Rt". Dal 27 novembre si assiste all'arresto della discesa dell'indice. Ma qual è il motivo? Secondo i due, "non si può escludere che le nuove misure abbiano avuto effetti controproducenti: costringere gli abitanti di città medio-grandi entro i confini dei propri comuni può aver in qualche modo favorito nuovi contatti o assembramenti tali da determinare una ripresa del contagio".