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Coronavirus, gli anestesisti smentiscono Arcuri: "Nelle terapie intensive 7mila posti, non 11mila. Soglia di allarme già superata"

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"Non c'è pressione sulle terapie intensive". Questa frase, pronunciata da Domenico Arcuri, ha fatto infuriare proprio chi lavora in quei reparti. Secondo il commissario all'emergenza, non c'è da preoccuparsi visto che i ricoverati attuali sono 3.300 e i posti di terapia intensiva disponibili sono 10mila e si arriverà presto a 11.300. Numeri smentiti dal segretario nazionale dell’Anaao Assomed (Associazione dei medici anestesisti e rianimatori), Carlo Palermo: "I posti di terapia intensiva oggi disponibili ed attivi in Italia sono intorno a 7.500 e non 11mila". La soglia di allarme, quindi, sarebbe già ampiamente superata. "La soglia del 30%, indicata come livello di allarme, di posti letto di terapia intensiva dedicati alla Covid-19 è posta intorno a 2.300 ricoveri. I dati sui ricoveri totali di malati Covid-19 in terapia intensiva, 3.492, indicano che ormai siamo ben oltre il 40% dei posti presenti", ha detto Palermo al Corriere della Sera. Il segretario dell'Anaao, infatti, ha denunciato che spesso i pazienti aspettano ore, se non giorni, anche intubati, nei pronto soccorso prima di essere avviati nei reparti intensivi.

 

 

 

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