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Campania, l'allarme: "Non c'è più ossigeno, malati disperati". Governo e Vincenzo De Luca cosa aspettano?

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La Campania zona gialla? Un mistero. Non sono solo i numeri dei contagi da coronavirus a delineare una Regione in piena emergenza, perché ora l'allarme arriva anche dai farmacisti. "Abbiamo richieste incessanti nelle farmacie - dice il presidente di Federfarma Napoli, Riccardo Maria Iorio, che lancia l'appello per le bombole d'ossigeno ormai esaurite -. Persone comprensibilmente disperate e impaurite alle quali, purtroppo, dobbiamo rispondere quasi sempre negativamente. A poco è valso l'appello di riconsegnare le bombole in farmacia: ormai la domanda è di gran lunga superiore all'offerta". 

Una richiesta di aiuto che dimostra come la regione di Vincenzo De Luca, nonostante la decisione del governo di posizionarla in una zona a basso rischio Covid, sia allo stremo. Proprio in queste ore è atteso un passo in avanti: l'esecutivo, dati alla mano, potrebbe far slittare la Campania direttamente nella fascia di maggior pericolo, quella rossa. Un cambio di colore annunciato, ma mai messo in atto, tanto che il via libera doveva arrivare lunedì scorso, il 9 novembre, ma ad oggi, quattro giorni dopo, ancora nulla. Da una parte c'è il ministro della Salute Roberto Speranza che ha affidato la responsabilità di attuare lockdown, coprifuoco e altre misure più stringenti ai governatori. Dall'altra c'è il piddino De Luca che vuole scongiurare in tutte le maniere le rivolte in piazza alimentate dall'annuncio (solo a parole) del blocco totale della Regione.

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