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Bollettino, l'Italia e il primato giornaliero di morti per Covid: "Prima volta da aprile, messi peggio degli altri paesi europei"

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Il bollettino di martedì 10 novembre ha registrato 35.098 nuovi positivi ma soprattutto 580 morti, 230 in più rispetto a ieri: un incremento che ha scosso il paese, dato che il numero di decessi registrato è il più alto dal 14 aprile scorso, quando invece furono 602. Almeno è incoraggiante il trend degli ospedalizzati con sintomi e dei ricoverati con sintomi, che non è più di crescita esponenziale, anche se viaggia ancora su numeri alti: nelle ultime 24 ore si sono contati 997 nuovi ricoveri e 122 in rianimazione. Tra l’altro chi in seno al governo ancora insiste nel dire che “stiamo meglio degli altri paesi”, ormai è chiaro che mente: anche i numeri certificano il peggioramento netto che l’Italia ha subito dal punto di vista epidemiologico nell’arco di un solo mese. Oggi il nostro paese detiene il triste primato di morti giornalieri in Europa: sono 580, più dei 500 del Regno Unito e dei 472 della Francia. E intanto continua ad alzarsi il grido di allarme degli ospedali, soprattutto in Lombardia e in Campania, dove in alcune zone la situazione è più critica che nel resto del paese. Non solo, perché quelli che alla prima ondata erano “eroi” adesso sono stati abbandonati: Nino Cartabellotta in commissione affari sociali della Camera ha fatto notare che nell’ultimo mese quasi 18mila sanitari si sono contagiati, “numeri che fanno aumentare la preoccupazione nei confronti di epidemie ospedaliere, che iniziano già a essere segnalate”, ha dichiarato il presidente della fondazione Gimbe. 

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