Coronavirus, vaccino Pfizer: in Italia 1,7 milioni di dosi a gennaio, in primis per medici e infermieri
L'annuncio della Pfizer sul vaccino anti-Covid efficace al 90 per cento ha dato un po' di speranza a chi combatte ogni giorno la battaglia contro il coronavirus. Ovviamente non siamo ancora alla fine dell'incubo, ma c'è comunque ottimismo. "Un risultato straordinario, che avrà un impatto importante sulla risposta all’epidemia", questo il commento a caldo del virologo americano Anthony Fauci. Mentre il direttore generale dell'Oms, Ghebreyesus, parla di "notizie incoraggianti". Intanto - come riporta il Corriere della Sera - Pfizer e BioNTech, azienda biotech tedesca, cercano di accelerare i tempi al massimo, infatti chiederanno l’autorizzazione di emergenza alla Food and drug administration dopo la terza settimana di novembre. Un passaggio necessario per garantire la sicurezza. Se tutto va come previsto, già a fine 2021 saranno disponibili 1,3 miliardi di dosi. Mentre entro dicembre 2020 ci sarebbero già 50 milioni di dosi a disposizione. Secondo un retroscena di Repubblica, l'Italia si sarebbe assicurata con quello che viene definito "un patto segreto" 1,7 milioni di dosi per gennaio per vaccinare in primis medici e infermieri.
Ma anche l'Ue si sta muovendo. "Firmeremo presto un accordo per un massimo di 300 milioni di dosi". ha scritto in un tweet la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Nelle sperimentazioni di Pfizer/BioNTech, che hanno coinvolto circa 44 mila volontari, ci sono stati fino ad oggi 94 casi di Covid e solo una decina si sarebbe verificata in persone che hanno ricevuto le due dosi previste di vaccino. Nessuna segnalazione, invece, relativa alla sicurezza. Gli effetti collaterali si sono limitati a stanchezza e febbre.