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Migranti, Luciana Lamorgese: "Il numero di sbarchi è aumentato, ma va visto il contesto geopolitico"

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"Certamente il numero degli sbarchi rispetto all'anno scorso è aumentato parecchio, ma va visto il contesto generale geopolitico”. Luciana Lamorgese, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, ha affrontato il tema migranti, ammettendo che negli ultimi mesi ci sono stati più arrivi sulle coste del nostro Paese rispetto al 2019. Secondo il ministro dell'Interno, però, la "colpa" non sarebbe del governo, ma del contesto internazionale. Tant'è che i migranti arrivano soprattutto dai Paesi più in difficolta: "Il 50% viene dalla Tunisia che ha una gravissima crisi economica, sociale e politica – ha continuato la Lamorgese –. Ci deve fare pensare il fatto che molti migranti sono anche persone della media borghesia". E poi mal comune mezzo gaudio. La titolare del Viminale, infatti, ha detto che l'Italia non è l'unica ad avere problemi di questo tipo: "In Spagna sono arrivate 1600 persone dal Marocco, un picco che non registravano da 10 anni e che dimostra che la situazione è complicata nel Mediterraneo".

 

 

 

Se il governo italiano non può fare nulla, allora qual è la soluzione? Secondo il ministro, l'unica a poter intervenire è l'Unione europea. Anche se a Bruxelles il piano per il ricollocamento dei migranti, chiesto dal nostro Paese, è a un punto morto. La Lamorgese, quindi, ha ribadito che l'esecutivo potrebbe fare ben poco per arginare il problema. Ma questo entra in contraddizione con un episodio in particolare. L'Italia, infatti, come spiegato dalla titolare del Viminale qualche giorno fa, starebbe lavorando a un piano per dispiegare mezzi navali e aerei nel canale di Sicilia. Il tutto in accordo con il governo tunisino, per aiutare le autorità di Tunisi a rintracciare i barconi e a convincere i trafficanti a non spostarsi verso le nostre coste. Ciò dimostra che è possibile fare qualcosa, senza aspettare l'Ue. Ma, come ricorda il Giornale, Lamorgese e Di Maio si sono mossi in ritardo: sono andati a Tunisi solo ad agosto, quando ormai in Italia erano sbarcati più di 8 mila tunisini a partire dal primo gennaio scorso.

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