Luciana Lamorgese, il report che inquieta il Viminale: "Inverno pericoloso", dal coronavirus al terrorismo islamico
Quella che sta per abbattersi sulle forze di polizia è la tempesta perfetta. Sono tanti, infatti, i fronti che le tengono impegnate. A cominciare dall'ordine pubblico e dai controlli anti-Covid, soprattutto adesso che si è entrati in una nuova fase dell'emergenza, con l'ultimo dpcm che divide l'Italia in tre zone in base al rischio di contagio. Senza contare le numerose proteste di chi non accetta nuove chiusure, considerate l'ennesima mazzata alle attività di commercianti e ristoratori. Tant'è che si sono già verificate diverse aggressioni di giovani a singole pattuglie che cercavano di far rispettare gli obblighi di mascherina e distanziamento. La Direzione centrale della polizia criminale ha anche realizzato un report proprio sul fenomeno della devianza in epoca di coronavirus.
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Ma non è quella l'unica preoccupazione delle forze dell'ordine al momento. Come spiega La Stampa, infatti, non bisogna dimenticare che qualche giorno fa l'Europa è ripiombata nell'incubo del terrorismo islamista, con gli ultimi attacchi a Parigi, Nizza e Vienna, che hanno causato morti e feriti, oltre ad aver scosso comunità intere. Ma il nostro Paese sta già lavorando per prevenire assalti di questo tipo. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha diramato una circolare che invita i questori ad aumentare i controlli per i siti a rischio di attentato. E l'attenzione è massima: di recente un egiziano di 43 anni, residente in Italia dal 1999, è stato rispedito nel suo Paese dopo che aveva confidato a un suo compagno di cella la volontà di compiere una strage tra i mercatini di Natale. E poi c'è il fronte infuocato dell'immigrazione clandestina, che impegna non poco le forze dell'ordine. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha ribadito che è necessario frenare le partenze dalla Tunisia, anche se senza la collaborazione del governo tunisino c'è poco da fare.