Dpcm, Giuseppe Conte annuncia: "Italia chiusa in tre modi". Regione per regione, ecco come funzionerà
Ancora conferenza stampa per Giuseppe Conte. Il premier, nella giornata del 4 novembre, espone le misure prese per il nuovo dpcm che entrerà in vigore il 6. "I numeri - premette - sono in costante aumento. Le prossime settimane sono a rischio le terapie intensive. Per questo dobbiamo agire". Poi il presidente del Consiglio ribadisce quanto più volte detto: "L'Italia sarà divisa in tre zone: gialle, arancioni e rosse". Ecco la spiegazione nel dettaglio:
AREE GIALLE (a rischio moderato)
"Nelle aree gialle (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto) è vietato circolare dalle 22 alle 5salvo motivi di lavoro, necessità e salute. Raccomandazione di non spostarsi se non per lavoro, salute, studio, situazioni necessità. Chiusura bar e ristoranti alle 18, asporto consentito fino alle 22, nessuna restrizione per consegna a domicilio. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, aperti centri sportivi. Chiusura centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (sabato e domenica) ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccheria e edicole. Chiusura di musei e mostre, didattica a distanza per le scuole superiori, in presenza per infanzia, elementari e medie. Chiuse università".
AREE ARANCIONI (a rischio più elevato)
Qui ci finiscono Puglia e Sicilia. Qui sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e uscita da una regione all’altra e da un comune all’altra. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Asporto consentito fino alle 22, no restrizioni per consegna a domicilio più tutte le misure già previste per le gialle.
AREE ROSSE (ad alto rischio)
Comprese Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta. Vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati spostamenti da una regione all’altra e da un comune all’altro. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Asporto consentito fino alle 22, consegna a domicilio no restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmaci e parafarmacie, lavanderia, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Didattica a distanza per scuole superiori, classi di seconda e terza media. Aperta solo scuole infanzia, elementari e prima media. Chiuse università. Sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal coni. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale più tutte le precedenti restrizioni per aree gialle e arancioni.
"Le misure - ha concluso il premier - entreranno in vigore venerdì in modo da dare la possibilità alle regioni di organizzare le proprie attività".