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Milano, Beppe Sala si arrende al lockdown: "Misure severe, ma le rispetteremo". Il timore di scontri e rivolte

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"Le misure sono severe ma Milano le rispetterà". Il sindaco Beppe Sala ha reagito così al nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte. Il provvedimento prevede la ripartizione dell'Italia in tre fasce (verde, arancione e rossa) a livello locale e regionale per contenere la diffusione del coronavirus. La Lombardia rientrerebbe nella zona rossa, dove è previsto un lockdown di 15 giorni. "Le decisioni del governo vanno rispettate e applicate", ha dichiarato Sala, nonostante il suo no categorico alla chiusura di Milano nei giorni scorsi. "Non si ipotizza nemmeno lontanamente di andare verso un lockdown stile marzo-aprile", aveva detto. Adesso, però, si adegua al Dpcm: "La tutela della salute dei cittadini è il primo bene da proteggere e noi continueremo a lavorare perché queste disposizioni siano osservate da tutti i milanesi". Il timore, ora, è che si verifichino altre scontri di piazza, come dopo il varo del precedente dpcm.

 

 

 

"Si tratta certamente di misure severe ma Milano anche questa volta rispetterà le decisioni del governo e lavorerà unita per uscire al più presto da questa difficile situazione. Ogni giorno da Palazzo Marino mi assicurerò che ciò avvenga", ha aggiunto il primo cittadino. Poi, ha comunicato che a Milano sarà sospeso, a causa dell'emergenza Covid, il pagamento di Area C, la zona a traffico limitato del centro città, e dei parcheggi sulle strisce blu. Qualche parola, infine, anche sulla scuola: "Accolgo con favore la conferma delle lezioni in classe per gli studenti fino alla prima media. Non posso non dispiacermi per i ragazzi e le ragazze che non potranno frequentare i loro istituti scolastici". 

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