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Coronavirus, il delirio negazionista: "La teoria della mietitura. Bill Gates e Conte mandanti del Covid, ecco perché ci vogliono morti"

Bill Gates

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"Qui siamo di fronte a un'organizzazione di livello mondiale. E allora mi chiedo chi può trarre interesse da un'epidemia mondiale? Valutiamo a livello economico. Rilevare le ditte in via di fallimento costa meno. E qualcuno così può specularci sopra. Ma chi ci sarebbe quindi dietro?". È quello che si chiede Daniele, intervistato da Radio Capital e poi ripreso dal Fatto quotidiano, dopo aver pubblicato un post negazionista sul coronavirus. La radio ha voluto, un po' per gioco, un po' per sondare il terreno della marea negazionista, capire hi ci fosse dietro queste tipo di affermazioni. Chi sono quelle persone che scrivono di complotti mondiali e quali teorie hanno.

Uno di questi appunto è Daniele di Trieste. Il quale frenetica. "Si sa che Bill Gates ha sempre parlato del fatto che siamo in troppi su questo pianeta, che non ci sono più risorse energetiche, che non c'è abbastanza cibo per tutti! Non ci sono più le guerre mondiali con le loro vittime e la vita si è allungata. Ecco, allora mi vien da pensare che tutti quelli che loro considerano pesi nella società sono di troppo. Noi li consideriamo nonni, loro invece dei pesi di cui liberarsi", è il pensiero di Daniele che accusa così il fondatore di Microsoft.

 

 

Daniele, nel suo delirio negazionista, parla anche  della sua teoria particolare che lui stesso definisce "della mietitura". Lo fa partendo da un dato di una casa di riposo di Trieste dove su 83 vaccinazioni, 83 sono risultati positivi al Covid. "Si sa che tutte quelle persone che hanno più patologie e che stanno qui a ingrassare le case di riposo, appesantiscono anche il sistema sanitario. Perché è tutto gratis dai 65 anni in su. La mietitura non è nazionale, o riferito a questa casa di riposo, è a livello mondiale. Chi sono i mandanti bisognerebbe chiederlo a Conte, non a me", la velata accusa di Daniele che di professione fa il musicista: "Suono anche ai karaoke. E allora?"

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