Roma, la violazione del coprifuoco diventa guerriglia urbana: razzi e scontri con la polizia, due arresti
Anche a Roma è scoppiato il caos contro il coprifuoco. E proprio come a Napoli la protesta legittima di chi perderà il lavoro è degenerata in una squallida guerriglia urbana, che non fa altro che mettere in pericolo le forze dell’ordine che svolgono semplicemente il loro lavoro e i cittadini stessi. La violazione del coprifuoco nella Capitale è partita da qualche centinaia di estremisti, ai quali però si sono aggregate persone che con quegli ambienti non c’entrano nulla, ma sono disperate perché perderanno nuovamente la loro fonte di reddito a causa delle nuove restrizioni previste dal Dpcm preparato da Giuseppe Conte. Intorno a mezzanotte quello che era stato un presidio pacifico a Piazza del Popolo si è trasformato nel caos più totale: sono partiti razzi, forse interpretabili come il segnale per dare inizio allo scontro, dopodiché sono state lanciate bombe carta contro la polizia. Gli agenti sono stati costretti a sgomberare la piazza, disperdendo gli aggressori verso piazzale Flaminio e il lungotevere: qui gli scontri sono proseguiti tra cariche, cassonetti bruciati, lanci di bottiglie e motorini gettati per aria. Le forze dell’ordine hanno fermato due persone dopo essere riuscite definitivamente a disperdere i manifestanti.
Napoli, è ancora guerriglia urbana: stavolta tocca ai centri sociali, un inferno di bombe carta