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Coronavirus, i dati della Lombardia: 4.126 positivi in 24 ore. Ricciardi: "Fuori controllo", la situazione è precipitata

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Dati ufficiosi che trapelano intorno alle 14.30 di un drammatico martedì 21 ottobre. Dati ufficiosi relativi all'emergenza coronavirus in Lombardia confermati pochi minuti dopo. Nelle ultime 24 ore, infatti, ci sono stati 4.126 nuovi positivi, rispetto ai 2.023 di ieri. Di questi, 1.858 nella sola Milano. Un raddoppio in 24 ore. Cifre drammatiche e che però non danno ancora conto di ricoveri e terapie intensive. Numeri che arrivano poco dopo il definitivo via libera al coprifuoco che scatterà domani, giovedì 22 ottobre. Ma se i dati venissero confermati, soprattutto per Milano città, potrebbero prospettarsi soluzioni ancor più drastiche. 

 

 

Basti pensare, per esempio, al fatto che Walter Ricciardi, consulente di Roberto Speranza al ministero della Salute, ha affermato: "Milano, Napoli, probabilmente Roma sono già fuori controllo sul piano del contenimento dell'epidemia, cioè test e tracciamento. Quando non riesci a contenere devi mitigare, ossia devi bloccare la mobilità". Parole spaventose e che arrivano a stretto giro di posta dopo quelle di Speranza stesso, che martedì sera a DiMartedì aveva invitato la popolazione a non uscire di casa e non aveva escluso il lockdown, "stiamo facendo di tutto per evitarlo". Dunque, in mattinata, le parole del sindaco di Milano, Beppe Sala: "C'è un’impennata dei ricoveri in Lombardia tranne che per tre province, Bergamo, Brescia e Cremona, perché li c’è una sorta di immunità, ma che prezzo hanno pagato per arrivarci? Milano non può pagare questo prezzo, per le sue dimensioni avrebbe un problema enorme". E ancora: "State a casa in questo momento, vedete poca gente, rinunciate agli affetti purtroppo, ma siete quelli più a rischio", ha rimarcato.

 

Allarme rosso anche in Veneto, dove si registra un boom di positività nelle ultime 24 ore: 1.422 contagi rispetto ai 490 del giorno precedente. Cifre spaventose, ma Luca Zaia esclude il lockdown: "In Veneto in questo momento il tema del lockdown assolutamente non c'è,  non lo prendiamo in considerazione". E ancora: "Oggi abbiamo 66 pazienti in terapia intensiva. Guardiamo con attenzione a questa evoluzione. I modelli dicono che la curva è entrata nella fase di crescita. Il nostro ruolo è fare in modo che si impenni con gradualità e che si alzi il meno possibile", ha concluso.

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