Livorno, massacrati due vigili che disperdevano un assembramento. Giorgi Meloni: "Punire questi indegni"
Due vigili urbani finiti al pronto soccorso con costole fratturate e 20 giorni uno con alcune costole fratturate e 20 giorni di prognosi e l'altro refertato con sette giorni. E' venuto a Livorno nel pomeriggio di martedì 20 ottobre in piazza Attias. Dopo una segnalazione di assembramento si è scatenato l'inferno, quando 50 ragazzi si sonno scagliati contro le forze dell'ordine con calci, sassi e bastoni.
I carabinieri hanno poi denunciato alla procura dei minori di Firenze un 17/enne per resistenza e rifiuto di fornire le proprie generalità che è stato anche multato con 400 euro dato che non indossava la mascherina. Sono tuttora in corso le indagini per identificare gli altri ragazzi, in tutto sarebbero una cinquantina, che si sono resi responsabili dell'aggressione agli agenti e dei danneggiamenti alle auto delle forze dell'ordine.
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese stigmatizzando quanto avvenuto, e ribadendo "apprezzamento e la gratitudine nei riguardi del personale delle forze di polizia, delle polizie locali e dei militari che stanno operando con grande equilibrio per la tutela della salute pubblica", ha rinnovato la richiesta "collaborazione di tutti in una fase delicata per il nostro Paese che può essere superata solo con comportamenti individuali e collettivi di grande responsabilità, mostrando il doveroso rispetto nei riguardi di chi lavora a servizio dei cittadini". Critico l'intervento della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che invece ha chiesto "pugno duro verso questi delinquenti".
L'aggressione è avvenuta ad una settimana dalla manifestazione a Roma in cui Polizia Penitenziaria, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e della Polizia Locale sono scesi in piazza per dire "basta aggressioni agli uomini in divisa". Secondo Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, "da tempo si registra una aggressione ogni 3 ore circa. La perdita di autorevolezza della divisa deriva da una moltitudine di fattori: in primis dal nutrito partito dell'anti-polizia che non perde occasione per strumentalizzare e additare il nostro agire. Di sovente i colleghi preferiscono non utilizzare la forza, anche se previsto per legge, per non rischiare la gogna mediatica. Non ci sono norme adeguate che tutelino la nostra funzione: violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale prevedono sanzioni blande e non svolgono alcuna funzione di deterrenza".