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Coronavirus, l'allarme del primario: "Tac ai polmoni come quelle di marzo", lo scenario è preoccupante
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Una cosa è certa: la seconda ondata si differenzia dalla prima in fatto di ricoveri. I pazienti che ad oggi si recano negli ospedali sono più giovani. Questo però non significa che le tac siano differenti, tutt'altro. I danni ai polmoni sono infatti "simili a quelli di marzo ma visto che spesso le persone colpite sono più sane, hanno maggiori probabilità di farcela". A dirlo è Paolo Malacarne, primario della rianimazione Covid del Santa Chiara di Pisa a Repubblica.
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Uno scenario che potrebbe mutare nel giro di poco tempo. "Se prosegue la rapida crescita della curva pandemica aumenteranno i positivi e vedremo più persone - conferma Massimo Antonelli, primario dell'anestesia del Gemelli e membro del Cts -. Una differenza importante di questa fase, rispetto alla prima, è che adesso i positivi vengono individuati e trattati prima. Per questo vediamo anche casi meno gravi. Però ci sono anche pazienti le cui condizioni precipitano in poco tempo". Tra questi la preoccupazione maggiore è per gli anziani che già soffrono di altre patologie. Spetterà dunque al consueto bollettino diramato dal ministero della Salute delineare il futuro dell'Italia e della pandemia.
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