Coronavirus, Massimo Galli: "Non vedo in giro gente che muore di fame". Scorda disoccupati, cig e negozi che chiudono
Massimo Galli dice la sua sull'emergenza coronavirus e sulle ultime decisioni prese in materia di Covid. Una posizione la sua molto dura: "Non vedo morti di fame per le strade, ma morti di malattia negli ospedali", racconta ospite di SkyTg24. Il professore però dimentica la disoccupazione alle stelle, la cassa integrazione di tante aziende, le file alla Caritas e i ristoranti che chiudono. Ma il virologo va per la sua strada: "Non credo arriveremo a 30 mila casi nel giro di qualche giorno, però questa settimana sarà difficile vedere un decremento di casi, perché quello che stiamo per vedere è già accaduto dal punto di vista dell'infezione. Sono gli interventi che partono da oggi che ci si augura aiutino ad invertire la tendenza in maniera abbastanza decisiva. Il messaggio è che ci dobbiamo mettere tutti quanti a fare il possibile perché questa cosa avvenga e impegnarci a stare più in casa, avendo meno contatti o limitandoli a quelli strettamente necessari", ha spiegato il direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano
Il professore poi si dice d'accordo con le ultime decisioni di Vincenzo De Luca: "Sto con il governatore della Campania per le posizioni che ha preso, molto decise ma molto logiche, anche sulla scuola. La Campania è una regione molto popolosa, con un sistema sanitario che ha delle eccellenze, ma che rischia di trovarsi davanti a una 'challenge' superiore alle sue forze". Infine sull'ultimo Dpcm afferma: "mi auguro sia sufficiente".