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Coronavirus, i sindaci contro la ministra Paola De Micheli: "Mancano i mezzi pubblici, nessun intervento nel Dpcm"

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Era uno dei nodi cruciali su cui intervenire, ma l'ultimo Dpcm li ha lasciati fuori. Stiamo parlando dei trasporti, spesso sovraffollati, come diverse foto e testimonianze sui social hanno dimostrato. In molti, dall'immunologa Antonella Viola al presidente dell'Anci Antonio Decaro, avevano chiesto a gran voce un potenziamento dei mezzi pubblici. Tuttavia, il provvedimento adottato dal presidente del Consiglio non prevede alcuna riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma solo l'adozione di altre misure, come l'ingresso scaglionato per le scuole superiori, orari differenziati per i lavoratori, maggior ricorso allo smart working e più controlli nelle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa."Tutti gli studi internazionali dicono che il contributo che il trasporto dà al contagio è bassissimo. Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio", questa invece la risposta del ministro ai Trasporti, Paola De Micheli.

 

 

 

 

Come riporta Repubblica, diverse città fanno ancora difficoltà ad assicurare il distanziamento sui trasporti pubblici, che in teoria dovrebbero viaggiare con una capienza massima dell'80%. In pratica non succede. A Torino, per esempio, sebbene siano stati messi in strada fino a 40 mezzi in più, continua ad esserci il problema del sovraffollamento, come dimostrato da alcune segnalazioni alla prefettura. A Genova non va meglio, i sindacati sono allarmati e chiedono ulteriori misure, perché quelle attuali non bastano. A Firenze il distanziamento resta una chimera. Problemi anche al Sud: a Bari è stata potenziata la flotta dei bus urbani con altri 23 mezzi, che però sembrano non bastare. L'Amtab, la municipalizzata che si occupa del trasporto urbano, conta di  metterli tutti in strada entro sabato 24 ottobre. Dai depositi dell'azienda ogni giorno escono 147 bus, dei quali 30 sono dedicati al trasporto scolastico. "Considerato il numero degli studenti ci servirebbe il doppio dei mezzi", ha spiegato il sindaco Antonio Decaro. 

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