Massimo Bossetti, parole pesantissime sulla sorella: "Chi è davvero quella persona". Poi, l'appello disperato: "Ca***, aiutatemi"
In una lettera che Oggi rende nota nel numero in edicola da giovedì 15 ottobre, Massimo Bossetti replica alla sorella Laura, che vuole cambiare cognome perché le pesa "come un macigno". È stato "un gesto pianificato e violento che merita indifferenza, in questo modo si è esclusa dalla famiglia Bossetti", scrive il muratore di Mapello condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
"Troppo dolore". Dieci anni dopo, la scelta estrema della sorella di Massimo Bossetti
"Non credo di dover sperperare ai quattro venti come quella persona è abituata (a diffondere, ndr) le cose private e familiari solo per mettere in risalto la propria visibilità e notorietà. Quella persona ha preferito voler soffocare l’affetto, sostituendo il proprio cognome, cosa che non condivido affatto, per niente", scrive Bossetti a Marco Oliva, conduttore della trasmissione Iceberg di Telelombardia. "Avendo lei stessa affermato più volte di volermi bene e di credere nell’assoluta mia innocenza, a maggior ragione, avrebbe dovuto ancor più lottare con le unghie a denti stretti e a spada tratta, con tutta la forza necessaria, tenendo ancor più alto e vivo il proprio cognome che tanto ci accomuna. Bosseti infine conclude con un appello: "Aiutatemi aiutatemi aiutatemi, sono disperato. Toglietemi di dosso sta ca*** di devastante etichetta o dentro di me non troverò la pace. Per favore statemi tutti vicini e aiutatemi seriamente a far sì che la disperazione non prenda il sopravvento", conclude.