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Coronavirus, la fondazione Gimbe: "Tamponi insufficienti". Conte bocciato, l'Italia rischia sulla seconda ondata
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"Insufficiente sia per la crescita esponenziale dei nuovi casi, sia perchè sarà in parte assorbita dalla diagnosi differenziale tra infezione da coronavirus e influenza stagionale". La Fondazione Gimbe di Nino Cartabellotta boccia senza mezzi termini il Governo sui tamponi: "Troppo pochi, sono il nostro tallone d'Achille"
Nel Paese da inizio pandemia all'11 ottobre sono stati fatti 12.564.713 tamponi e fino alle riaperture del 3 giugno il numero medio dei casi testati si è mantenuto stabile intorno ai 35.000 al giorno, per poi scendere intorno ai 25.000 al giorno. Solo da metà agosto a seguito della risalita dei casi, è stato incrementato sino a 67.000 al giorno nella settimana 5-11 ottobre ma con ampie differenze regionali: tra il 12 agosto e l'11 ottobre, rispetto a una media di 5.360 casi testati per 100.000 abitanti, il range varia dai 3.232 della Sicilia agli 8.002 del Lazio.
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"Siamo molto lontani dal 'Piano Crisanti' che prevedeva 300.000 tamponi al giorno, sulla scia di quanto proposto da Gimbe il 7 maggio", avvisa il presidente Cartabellotta, "200-250 casi testati per 100.000 abitanti. Davanti all'impennata dei casi il Governo chiede nuovi sacrifici ai cittadini, ma nel frattempo nella fase di lenta risalita dei contagi i servizi sanitari territoriali, nonostante le risorse del decreto Rilancio, non sono stati potenziati su testing e tracing'.
Secondo Gimbe gli strumenti per 'seguire' i movimenti del Covid non sono stati potenziati in misura proporzionale all'aumento della circolazione del morbo. Il tracing del Sars-CoV-2, allo stato attuale, non basta "sia per la crescita esponenziale dei nuovi casi, sia perché sarà in parte assorbita dalla diagnosi differenziale tra infezione da coronavirus e influenza stagionale". Quindi l'affondo di Cartabellotta: "Ancora una volta, i ritardi burocratici e i conflitti tra Governo e Regioni scaricano sui cittadini la responsabilità del controllo epidemico attraverso restrizioni delle libertà personali".
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