Napoli, baby-rapinatore ucciso in uno scontro a fuoco. Un secondo arrestato: il figlio di Genny 'a Carogna
Una notte di sangue a Napoli, tra sabato 3 e domenica 4 ottobre: un rapinatore è morto e un secondo bandito è stato arrestato, il tutto in un conflitto a fuoco con la polizia che si è svolto nel capoluogo Campano. Gli agenti sono intervenuti per sventare una rapina ai danni di un gruppo di minorenni. A morire è stato uno dei due giovanissimi banditi, di 17 anni, mentre il secondo che è stato arrestato, si è appreso, è il figlio di Genny 'a Carogna, l'ultrà del Napoli balzato anni fa agli onori delle cronache prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, nel 2014, quando fu ucciso Ciro Esposito, tifoso del Napoli, da un ultras della Roma. Gennaro De Tommaso prese il comando della "trattativa" con le forze dell'ordine e con il capitano del Napoli di allora, Marek Hamsik, per non far disputare la partita, riuscendoci.
Nella prima ricostruzione diffusa dalla polizia e relativa a quanto accaduto nelle prime ore del mattino, in via Duomo, nei pressi della zona portuale, un equipaggio dei Falchi è intervenuto per svenare una rapina a mano armata ai danni di tre automobilisti, commessa da due persone armate di pistola. Nel corso dell''azione, il 17 enne è rimasto ucciso mentre l'altro, il 18enne figlio di Genny 'a Carogna, è stato arrestato. L'arma utilizzata per la rapina dai due giovanissimi è stata sequestrata.