Cerca
Cerca
+

Coronavirus, "raffica di multe" a chi non indossa la mascherina all'aperto: il piano del governo

  • a
  • a
  • a

Mascherine anche all'aperto, multe a chi non le indossa e mini-lockdown. Questo il piano cui starebbe pensando il governo italiano per gestire quella che sarà la seconda ondata della pandemia da coronavirus. Ad allarmare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, come riporta la Stampa - che nella titolazione parla di "raffica di multe" per chi non indossa la mascherina -, sono le previsioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Secondo l'Oms, infatti, potrebbe esserci un picco di contagi a fine ottobre, cui contribuirebbe anche l'effetto scuola, che si comincerà a sentire solo da metà della settimana prossima. Il picco, in particolare, si verificherà se non si riuscirà a frenare il passaggio del virus dai giovani ai più anziani. E in quel caso le prime a risentirne sarebbero le strutture sanitarie.

 

 

 

L'esecutivo, però, starebbe pensando anche a una campagna mediatica per far scaricare agli italiani l'app Immuni, finora snobbata dalla gran parte dei cittadini. Palazzo Chigi, infatti, ha chiesto ai media di dedicare uno spazio tra il 5 e l'11 ottobre per uno spot istituzionale: "Rispetta te e gli altri". Il premier, poi, ha garantito che la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio sarà formalizzata dopo "un confronto con il Parlamento" e che il prossimo Dpcm verrà firmato mercoledì 7. Conte ha chiesto anche omogeneità tra le regioni. Infatti rimane il tetto massimo di mille persone negli stadi, mentre al chiuso sarà consentito far riunire non più di 200 persone. Intanto le regioni cercano di correre ai ripari, potenziando le terapie intensive. Come spiega la Stampa, c'è già l'accordo con il commissario Domenico Arcuri per un bando ultra rapido che consentirà di aprire 1.044 cantieri in 457 ospedali e 176 asl per creare stabilmente 3.444 letti in terapia intensiva e 4.123 in sub-intensiva, la metà riconvertibili, se necessario, per i pazienti più gravi

Dai blog