Jonathan Galindo, le sconvolgenti parole del compagno dell'11enne suicida: uno scenario terrificante
“Altri bambini e ragazzi più grandi avevano già sentito parlare di quell’uomo nero con la faccia di Pippo perché almeno altri due adolescenti erano stati contattati sui social da tal Jonathan Galindo”. Così una mamma-psicologa a Il Messaggero ha parlato della tragedia che ha sconvolto Napoli, dove un undicenne si è lanciato dal balcone di casa sua a causa di quello che sembrerebbe un gioco macabro. “Mio figlio era un compagno di classe del bimbo - ha aggiunto - vorrei dire alla madre che conosco e che ora non si regge in piedi che non deve sentirsi in colpa. Come avrebbe potuto rendersi conto dei pericoli? Gli stessi ragazzi non li riconoscono, come dimostra quanto mi hanno appena riferito i miei”. In queste ore emerge grande preoccupazione sulle chat dei genitori, che si chiedono quali possono essere gli accorgimenti migliori per evitare che una cosa del genere si ripeta: “Mio figlio è tornato in classe dopo il lutto, l’insegnante è stata brava, li ha fatti sfogare. Ma tanti suoi amichetti prima di vivere tutto questo mi hanno detto che avrebbero fatto lo stesso. Sarebbero scappati anche loro, spingendosi giù…”. Al momento non si ha la certezza che dall’altro lato dello schermo ci sia sempre la stessa persona: spetterà alle indagini confermare in base soprattutto ai messaggi rimasti a disposizione dopo la caduta nel vuoto dell’undicenne.
Chi è davvero Jonathan Galindo. Sconvolgente verità: 11enne suicida a Napoli, l'identità del mostro