Coronavirus, gli infermieri: "Bollettino di guerra", quanti contagi tra colleghi in 20 giorni (e nel silenzio)
Dall’8 settembre ad oggi venticinque infermieri sono risultati positivi al coronavirus. Secondo il sindacato i dati che arrivano dalle Asl locali sono molto preoccupanti, soprattutto in Campania, dove la situazione rischia di peggiorare presto. “È un vero e proprio ‘bollettino di guerra’ che si registra nelle strutture della pubblica sanità nel nostro Paese”, ha dichiarato Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up. “Ogni giorno - ha aggiunto - monitoriamo la situazione all’interno degli ospedali e il quadro è davvero allarmante. Le prossime settimane lasciano immaginare solo un peggioramento, con gli infermieri italiani sempre e costantemente impegnati in prima linea ed esposti come nessun altro al rischio Covid”.
I dati parlano chiaro secondo De Palma: “In un arco di tempo di 20 giorni abbiamo 5 contagi di Ragusa, 4 di Alessandra, ben 10 casi equamente divisi tra il Cardarelli di Napoli e Castellammare di Stabia che fanno della Campania la regione più colpita anche per contagi di colleghi. Infine Perugia con l’allarmante e recente caso di tre infermieri del reparto di nefrologia”. Di fronte a questi numeri, il sindacato si chiede che futuro ci aspetta: “Noi siamo consapevoli dei rischi che corriamo dal primo giorno dell’esplosione di questa terribile emergenza, così come lo siamo che l’emergenza sarebbe tornata e siamo pronti a lottare per difendere la salute dei cittadini. Ma mentre noi continuiamo a metterci la faccia, ogni giorno, ci chiediamo chi e in che modo sosterrà la nostra battaglia”.
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