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Immigrazione, arrestati 13 tunisini sbarcati in Sicilia: erano già stati espulsi
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Erano stati espulsi perché criminali, ma sono comunque riusciti a tornare in Italia. È successo ad Agrigento dove tredici extracomunitari sono stati arrestati. I tunisini erano infatti già destinatari di decreto di respingimento con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengen per reati pregressi. Così gli uomini della Squadra Mobile hanno sottoposto i migranti agli arresti domiciliari presso una struttura di accoglienza, in attesa del giudizio direttissimo.
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Intanto non si arrestano gli sbarchi: la Sicilia - come più volte denunciato dal governatore Nello Musumeci - è al collasso. Ad Agrigento, in poche ore, sono approdate circa 400 persone. "Se non bastassero i barchini, le navi quarantena sono piene di persone portate dalle Ong. Anche in questo il governo non ha voluto raccogliere la nostra proposta - si è sfogato Musumeci per poi aggiungere -. Avevamo detto una cosa di buon senso: se la Sicilia deve gestire gli sbarchi autonomi, non può sopportare anche quelli programmati dalle Ong, che andrebbero quindi destinati in altri porti europei. Risultato: navi piene e hotspot stracolmi. Con rischio di contagio per chi arriva, per gli operatori e per la collettività".
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