Ridha Mahmoudi, il 53enne tunisino arrestato per l'uccisione di don Roberto Malgesini a Como, ha ritrattato. Era stato lui stesso a costituirsi ai carabinieri martedì 15 settembre, subito dopo l'accoltellamento del sacerdote, ma adesso nega tutto, come riporta l'AdnKronos: "Non c'entro assolutamente con il delitto, non sono io che ho ucciso il don". Una versione dei fatti totalmente diversa, fornita durante l'interrogatorio con il giudice delle indagini preliminari, dopo la convalida dell'arresto e la disposizione della misura cautelare in carcere.
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Prima di ritrattare tutto, l'uomo aveva spiegato alle forze dell'ordine anche i motivi del gesto. Era convinto che fosse stato organizzato un complotto contro di lui per costringerlo al rimpatrio, visto che era in Italia senza permesso di soggiorno dal 2014. Ad ordire il complotto sarebbero stati giudici, avvocati e medici e pure quel prete che tante volte lo aveva aiutato. Mahmoudi era anche convinto di essere perseguitato da qualcuno. Ecco perché a giugno aveva comprato un coltello.