Lucia Azzolina, "bilancio positivo"? Scuola, la lettera di una studentessa: "Perché il banco a rotelle non funziona"
La Stampa ha pubblicato in prima pagina l’intervento di una ragazza di 16 anni, studentessa di un liceo romano che racconta il suo ritorno in aula. Un intervento che dimostra il caos in cui versano gli istituti. Insomma, una secca smentita a Lucia Azzolina, la quale ha parlato di un "bilancio positivo" per quel che concerne il rientro in aula.
"All'arrivo avevamo ingressi separati, eravamo in fila indiana distanziati da puntini. Una telecamera ha misurato la temperatura a tutti. Abbiamo dovuto consegnare un'autocertificazione nella quale dichiaravamo di non aver sintomi del Covid. Dovremo farlo molto spesso, almeno ogni tre giorni Tutta la scuola è piena di frecce nei pavimenti che indicano le vie da percorrere in un solo senso. Quando siamo arrivati in classe abbiamo trovato i banchi nuovi con le rotelle. Nel pavimento ci sono dei puntini gialli, così da mantenere il distanziamento. All'inizio non ho pensato al fatto che sarebbe stato scomodo. Per capirlo è bastato dover prendere un appunto con un piccolo quaderno. Una volta appoggiato, c'era spazio giusto per la penna e la mascherina. Non so come farò quando dovrò tenere sul banco mobile un libro o il dizionario. La mia amica mancina sta ancora più scomoda di me".
L'alunna parla poi degli inconvenienti in classe: "Le ruote della postazione si muovono liberamente, e la cosa è fastidiosa. Ovviamente al primo cambio dell'ora alcuni miei compagni maschi hanno fatto una gara di autoscontri. Le regole per andare al bagno sono rigidissime: si potrà andare uno alla volta, ed è vietato rimanere in attesa fuori della porta. Non ho ancora capito come si può evitare. Quando chiederò all'insegnante di andarci, lui o lei non potrà sapere se mi troverò fuori dalla porta. Conto che la scuola trovi una soluzione più semplice".